Un colpo di fortuna

Immaginate un’anonima strada di periferia, poco rumorosa e frequentata. L’altra mattina il silenzio viene interrotto da tre insoliti personaggi, più surreali dell’atmosfera ovattata da fine lockdown.  Abiti consumati, capigliature fuori moda e dentature compromesse, i tre dal viso scuro puntellato d’oro ai lobi, sembrano catapultati direttamente da un film di Kusturica.  Topi d’appartamento in pieno giorno? No, troppo stravaganti e appariscenti per esserlo. E infatti dal borsone a tracolla, al posto degli arnesi da scasso, spuntano tromba, piatti e tamburello.  Una banda sì, ma musicale. Il repertorio è limitato e ripetuto alla noia davanti a ogni portone: note balcaniche alternate a semplici marcette su tre accordi. Uno manda baci e auguri, chiedendo un soldino alle signore nascoste dietro le tende. Poi, l’incantesimo. Il trio attacca il motivetto universale Happy Birthday e poco dopo un bambino appare saltellando in pigiama sul balcone. Sembra un grillo,  batte le mani a tempo e la gioia gli allarga un sorriso che agli adulti non riesce più. È il suo compleanno e non senza pianti avrà dovuto rinunciare, causa pandemia, alla torta e ai regali degli amici  Ma la sorpresa della banda sotto casa è il dono che cancella ogni rimpianto.  “Grazie papà”, dice il piccolo, mentre la musica si allontana, senza notare lo sguardo imbarazzato del genitore ignaro che cerca monete tra le tasche. E’ stato un colpo di fortuna ma a quel bimbo nessuno lo dica mai.