Alla Fiera dell'Est

Succede che in tv, in uno dei tanti redivivi salotti da cui sono nati i talk-show, due noti opinionisti non di primo pelo si accapiglino sulla guerra in Ucraina. Capita a tutte le ore e in tutti i canali, in realtà, ma qui i due maturi pensatori passano proprio alle mani, tra le risate del pubblico e l’imbarazzo del conduttore che, mentre uno dei due rovina a terra,se la cava chiamando i consigli per gli acquisti prima del gong. In pratica - questo il coté surreale - si combatteva su una guerra. Ma non è finita. Il giorno dopo, sui social, abbondano i litigi sul litigio scoppiato sul conflitto. E poi fioccano gli insulti verso chi litiga sui due opinionisti, che a loro volta... Alla fiera dell’Est, insomma, perché di Est alla fine parliamo, e nella confuzione si finisce per perdere il bandolo della matassa. Da dove era cominciato tutto? Ah già, dalla guerra, quella vera... Resta una domanda. Ci sarà un confine a questa spirale di dabbenaggine collettiva? Qualcuno che riesca a porre un freno al caos, aprendo un libro, stappando un vino da meditazione... o dobbiamo rassegnarci agli schermi come nuovo monumento al limite ignoto?