Sardegna in zona Gialla, Sileri: Non è così automatico

Il sottosegretario alla Salute evidenzia l'estrema volatilità dei dati: "Nelle terapie intensive turnover molto veloce rispetto alla prima ondata Covid"

Pierpaolo Sileri

Pierpaolo Sileri

Milano, 5 agosto - Occhi puntati sul tasso di occupazione delle terapie intensive in vista del nuovo monitoraggio dell'Istituto superiore di sanità, atteso per domani, e che potrebbe decretare il passaggio di almeno una regione dalla zona bianca a quella gialla. In bilico c'è la Sardegna, dove la soglia di saturazione dei posti in rianimazione è al 10%, nuovo limite fissato per il cambio di colore al posto dell'indice Rt e dell'incidenza ogni 100mila abitanti. Le altre regioni si trovano invece molto lontane dal rischio zona gialla, con la Liguria al 6%, la Sicilia al 5%, ma con un incremento dell'1%. Mentre il Lazio è fermo al 5%, la Toscana al 4%, Emilia Romagna, Molise, Puglia e Calabria al 3%, Friuli Venezia Giulia, Bolzano, Veneto, Lombardia, Marche, Basilicata, Umbria e Campania si attestano al 2% di posti letto in intensiva occupati da pazienti Covid. Infine Trento, Piemonte e Abruzzo sono ferme all'1% e la Valle d'Aosta segna 0%. Ma non è ancora tempo di cambi di colore e, complice l'ingresso del Green pass obbligatorio, che da lunedì 6 agosto, segna un nuovo giro di vite in alcuni luoghi a rischio affollamento, è probabile che i passaggi dalla zona bianca a una con maggiori restrizioni avvengano dopo Ferragosto. 

La conferma arriva indirettamente anche dal sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che, intervenendo a Radio Cusano Campus, ha sottolinato come il destino "in giallo" della Sardegna sia tutt'altro che segnato. "L'uso di posti in terapia intensiva in un periodo in cui non vi è una pressione va letto anche con giudizio - osserva Sileri -. Se si guardano i dati della Sardegna, si vede che c'è sì un 10% di posti di terapia intensiva occupato, ma una percentuale molto più bassa di posti di medicina. Quindi aspetterei prima di dire che la situazione sta raggiungendo la soglia per il giallo. Che la Sardegna diventi zona gialla è possibile e probabile, ma attenzione - avverte Sileri - oggi è possibile che si ricoverino in terapia intensiva pazienti che hanno poi un turnover molto veloce, cioè entrano prima ed escono prima. Viceversa, un anno fa quando le terapie intensive erano occupate, l'accesso era magari più ritardato, con pazienti più gravi, anziani e compromessi". Pertanto, conclude il sottosegretario, "attenzione a questi numeri, che possono fluttuare con maggior velocità".

Una mano per evitare cambi di colore e quindi maggiori restrizioni può arrivare certamente dalla campagna vaccinale. "Usiamo agosto per vaccinare più persone possibile ed essere ancora più pronti per la ripresa dopo la pausa estiva" esorta Sileri. "Questo - conclude il sottosegretario - è l'anno in cui non possiamo nemmeno pensarci alle vacanze. Dobbiamo uscire da questa crisi legata al Covid ed è questo il momento per farlo. Agosto sarà un mese nel quale spero che, con una comunicazione migliore e costante da parte di questo ministero e di tutte le istituzioni, si possano avvicinare quante più persone possibile alla vaccinazione. Perché poi arriverà settembre, con la ripresa della scuola e delle attività e col cambio di stagione, e non possiamo essere impreparati". La speranza di Sileri è che "proprio grazie alla vaccinazione questa ondata sia limitata come numero di ricoveri e morti".