Variante inglese, la mortalità del virus aumenta almeno del 30%

Secondo uno studio britannico la variante che circola ora in Italia è più contagiosa del 30-50%

Terapia intensiva (immagine di repertorio)

Terapia intensiva (immagine di repertorio)

Milano, 15 febbraio 2021 - La variante inglese che sta circolando in Italia potrebbe avere una mortalità fra il 30% e il 70% superiore rispetto al virus Covid circolato sino ad ora. A stimarlo è uno studio fatto dagli esperti britannici e preso in considerazione da Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute

La diffusione

E la variante inglese è ormai diffusa nella maggior parte del territorio italiano, almeno nell'88% delle regioni secondo i risultati dell'indagine rapida condotta il 4 e 5 febbraio da Istituto Superiore di Sanità (Iss) e ministero della Salute: "Una diffusione notevole dovuta alla maggiore facilità con cui si trasmette questa variante, indicata con la sigla B.1.1.7 e una delle tre che stanno circolando nel nostro Paese, accanto alla brasiliana e alla sudafricana".

Lo studio

Un'ipotesi avvalorata alla luce del fatto che questa variante è più contagiosa dal 30% al 50% e potrebbe avere una mortalità superiore dal 30% al 70% rispetto ad «altre varianti non preoccupanti» in circolazione, secondo quanto scrivono gli esperti del New and Emerging Respiratory Virus Threats Advisory Group (NEVRTAG), il gruppo britannico che assiste il governo nella gestione della pandemia e basati su 12 indagini indipendenti condotte in Gran Bretagna, dove la variante è stata scoperta il 20 settembre. 2020.

Diverse nazioni stanno cercando di arginare la diffusione delle varianti attraverso rigidi lockdown ai quali abbinare una massiccia campagna di vaccinazioni. Una strategia che potrebbe permettere di limitare la diffusione delle mutazioni del Covid e immunizzare gran parte della popolazione. Anche se l'efficacia dei vaccini sulle varianti è ancora da dimostrare.

Timori e corsa al vaccino

Il click-day per vaccinare gli over 80 parte male in Lombardia, anzi malissimo con oltre centomila anziani in "coda online". E scattano subito le proteste. Partiamo dalle cose certe, ovvero i rallentamenti nelle adesioni online. I numeri. Alle 14,45, un'ora e trequarti dopo l'apertura delle adesioni fissate per le 13, erano sono state completate 9.399 domande attraverso il portale, 1.141 in farmacia e 79 attraverso i medici di famiglia. In coda online c'erano invece 114.900 persone. Troppe. "Il sistema ha fatto crash", afferma in un una nota Gregorio Mammì, consigliere regionale del M5S Lombardia che la mette subito in politica. "Il sistema criticato dal centrodestra viene proposto per gli ultra 80enni, la differenza è che il Governo Conte l'aveva proposto per il bonus mobilità rivolto ai giovani, Regione Lombardia lo prevede per gli anziani  over 80. Risultato: ore di coda online con lista di attesa che supera i 100mila utenti. Ecco il top del concentrato di efficienza del duo Moratti-Bertolaso". 

Anziani e web

"Gli anziani, che non hanno dimestichezza con i portali telematici, si recano dai medici di base o nelle farmacie ma i medici, in questo caso, hanno già risposto picche. Inoltre, come faranno i medici a curare le persone se devono passare il tempo al toto vaccini organizzato da Bertolaso?". "È prevista una priorità per le persone con disabilità che frequentano i centri diurni, quindi le famiglie che devono gestire il disabile a casa, e che quindi fanno più fatica di chi ha accesso ai centri diurni, non sono state considerate. I caregiver che da un anno sono in affanno perché non hanno aiuti a casa, non ignorati, ennesima discriminazione tra famiglie in difficoltà. Questo - conclude Mammì - è il modello che il centrodestra ha in mente di proporre al Governo?".

La replica del Pirellone

Dalla Regione arrivano conferme sui rallentamenti nelle adesioni online alla campagna vaccinale per gli  over 80  ma il Pirellone spiega anche che non è il portale ad avere problemi, ma un blocco dell'invio di sms di risposta da parte di Tim, a cui è stato chiesto di risolvere il problema. Dopo la prima fase di registrazione, spiegano ancora dalla Regione, viene infatti inviato il messaggio con un codice di sicurezza che deve essere inserito sul portale per finalizzare l'adesione. Ma non arrivando in tempo l'sms, scade il tempo per concludere la registrazione e bisogna rimettersi in coda. Tra i primi ad aver annunciare di voler aderire alla campagna di vaccinazione per gli over 80 era stato l'archistar Renzo Piano