Vaccino Covid ai bambini, Sileri: "Stesse regole per gli over 12"

Il sottosegretario alla Salute: "Fisiolopgico che i contagi aumentino in età pediatrica". Il via libera all'immunizzazione dei più piccoli potrebbe arrivare entro Halloween. Esperti divisi

Pierpaolo Sileri

Pierpaolo Sileri

Se il vaccino Covid divide, tra favorevoli e contrari, non meno acceso si prospetta il dibattito in relazione alla possibilità di immunizzare i bambini, dopo l'annuncio delle aziende Pfizer-BioNTech che il vaccino per la fascia pediatrica 5-11 anni si è dimostrato sicuro sulla base dei primi risultati degli studi clinici. E se da una parte c'è chi invita alla cautela come Francesco Vaia, direttore dell'Istituto Spallanzani per il quale "Il buon senso dice: aspettiamo sospendiamo, vediamo. Se le autorità regolatorie internazionali e nazionali approveranno il vaccino e si prenderanno la responsabilità, allora sì. Sono un fortissimo sostenitore del vaccino ma non è una pozione magica". Mentre in tanti si dicono apertamente a favore dell'immunizzazione dei bambini, come Alberto Villani, direttore della Pediatria del Bambino Gesù, c'è chi calcola già che il vaccino anti-Covid per i bambini tra 5 e 11 anni potrebbe arrivare entro Halloween. Per Paolo Biasci presidente della Federazione medici pediatri: "Credo che nel giro di poche settimane avremo una approvazione all'uso definitiva. Spero che per Halloween potremmo farcela a iniziare a vaccinare la fascia di età tra dai 5 agli 11 anni che fino ad oggi è rimasta esclusa. Per i bambini la vaccinazione non dovrebbe avvenire negli hub, ma nelle strutture della pediatria di base che garantiscono un'accoglienza più familiare. Al momento l'unica certezza, anticipa il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, intervenendo a 'Tgcom 24', è la non obbligatorietà della vaccinazione per i piccoli ."Io non avrei assolutamente nessun dubbio sul fare il vaccino ai miei figli quando arriverà", ha aggiunto Sileri. Quanto ai contagi, "il fatto che aumentino nella popolazione pediatrica è abbastanza fisiologico, perché quando hai vaccinato il resto della popolazione (ad oggi 44 milioni di italiani hanno fatto almeno una dose, 41 mln la doppia dose), la popolazione più contagiabile è quella che non ha fatto il vaccino, quindi è chiaro che il virus circolerà di più nei soggetti giovani che però sono anche quelli più resistenti".  

Sul fronte scuole, Sileri si dice ottimista. "Ci sono dei problemi che vanno indietro di diversi lustri in Italia, come il personale sanitario che era poco, così la scuola. Ma non sarei così pessimista. E' chiaro che aumenteranno i contagi e che avremo classi che devono andare in quarantena, ma credo che saranno molto limitate. Ho visto genitori e nonni tutti con la mascherina", in Italia "7 persone su 10 sono vaccinate, la possibilità di prendere il virus è bassa. Lo stesso sui mezzi pubblici" su cui viaggerà "una buona percentuale di popolazione vaccinata. O crediamo nei vaccini o non ci crediamo - ha chiosato il sottosegretario - Se arriviamo al 90% della popolazione vaccinata i problemi tenderanno ridursi sempre di più". E poi oggi "abbiamo test molto più precisi rispetto a un anno fa, test salivari semplici da usare nei bambini. Guardiamo avanti".