Trieste, i portuali no green pass confermano lo sciopero. Ecco cosa faranno

Il portavoce del Clpt Stefano Puzzer: "Non bloccheremo chi vuole andare a lavorare"

Un momento dell'assemblea dei portuali

Un momento dell'assemblea dei portuali

Nonostante il prefetto di Trieste abbia chiarito come lo sciopero sia da considerarsi una "manifestazione non autorizzata" e abbia avvisato gli organizzatori del rischio di incorrere in una denuncia con l'accusa di interruzione di pubblico servizio, i portuali del Clpt guidati dal portavoce Stefano Puzzer non cedono e confermano la loro protesta. 

Lo sciopero inizierà alle 24. I lavoratori si troveranno alle 6 davanti al varco 4. Questa sera, nel dichiarare la loro indisponibilità a una marcia indietro, i portuali hanno invitato a partecipare tutti i lavoratori contrari all'obbligo di green pass, a prescindere dalla loro occupazione.

Allo stesso tempo dai leader della protesta arriva la garanzia che non ci sarà alcun blocco, come annunciato sempre da Puzzer. "Se qualcuno vuole andare a lavorare vada, non blocco nessuno - ha detto durante l'assemblea dei lavoratori che si sta tenendo in queste ore - Ma penso che se domani diamo una dimostrazione che siamo compatti, diamo un segnale forte a tutti".

Poi ha aggiunto: "Lo sciopero a oltranza lo farà chi vorrà. Domani ci parliamo negli occhi, vediamo se arrivano risposte. È una cosa che dobbiamo fare tutti uniti, o non ha senso stare qui". Questo il programma: "Lo sciopero inizia da mezzanotte, noi ci troviamo alle 6 al varco 4. Arriverà in bus gente da tutta Italia, delegazioni di polizia, vigili del fuoco, tantissimi. Comportiamoci bene, non si beve come al solito». «Arriveranno esterni, noi staremo davanti, un corpo unico, di qua e di là. Chi non è del porto non entra. No alle provocazioni".