Covid, quarta dose: chi dovrà farla in autunno? Il vaccino sarà 'adattato'

Se i contagi torneranno a moltiplicarsi, è probabile che si allarghi la platea degli italiani invitati a ricevere il secondo richiamo

Milano, 13 aprile 2022 - Al via la somministrazione della quarta dose di vaccino anti Covid per gli over 80, i fragili e i residenti nelle Rsa. Ma è iniziata anche una valutazione sulla popolazione generale: si allargherà la platea degli italiani invitati a ricevere il secondo richiamo? In autunno, quando si presume che i contagi torneranno a moltiplicarsi, potrebbe essere esteso aglultra 50enni oppure agli ultrasessantenni sani. O magari a tutti.  Del resto, in pochi mesi, con una circolazione del virus così elevata e un sostanziale azzeramento delle restrizioni quasi ovunque, non è escluso anche l'arrivo di nuove varianti.  Il direttore dell’Aifa ha spiegato chi dovrà ricevere il vaccino contro il Covid dopo l'estate e quale tipologia gli sarà somministrata: “Il vaccino sarà adattato”, ha detto Magrini.

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Preferiamo chiamarla seconda dose di richiamo e non quarta dose. Avremo il richiamo autunnale come richiamo annuale", ha detto il direttore generale dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), Nicola Magrini durante la conferenza stampa sulla prosecuzione della campagna vaccinale. “La decisione da assumere è se rivaccineremo tutta la popolazione, come è stato, o ci limiteremo a ultracinquantenni e ultrasessantenni con un po’ di modelli e modellistiche e di nuovo uno spirito europeo e magari anche globale. Probabilmente l’orientamento è di occuparci di questa metà della popolazione”.

Magrini ha spiegato che Il prossimo richiamo vaccinale anti-Covid, quello esteso, sarà "con un vaccino verosimilmente adattato" alle nuove varianti circolanti di Sars-CoV-2, "più efficace, con o senza anti-influenza nella stessa iniezione" perché questo punto "è ancora da decidere". "Vaccini adattati, con o senza anti-influenza incorporato nello stesso vaccino, sicuramente sì, sono in fase avanzata" di sviluppo, ha ricordato l'esperto, "e le tecnologie a Rna consentono una più rapida capacità di aggiornamento del vaccino stesso". Quanto a un "vaccino pan-coronavirus", mirato contro tutti i coronavirus che rappresentano una minaccia per l'uomo, presenti e magari anche futuri, "è sicuramente l'obiettivo - ha confermato Magrini - Probabilmente avrà tempi più lunghi, ma non molto più lunghi. Venerdì ero all'Oms", all'Organizzazione mondiale della sanità "a Ginevra, per ragionare di questo. Ci si sta investendo fortemente con grande convergenza di vedute, per una possibile uscita" dalla pandemia "anche grazie a questo vaccino".  Dal prossimo autunno, insomma, i vaccini contro il Covid che verranno somministrati saranno riadattati. È un passaggio importante, visto che - nonostante la rapida evoluzione delle varianti - il vaccino Pfizer e Moderna che viene somministrato oggi è sempre lo stesso.

“L’allargamento della vaccinazione alla popolazione generale con i vaccini aggiornati contro le varianti è ancora materia che merita studio e approfondimento. Gli studi attuali indicano che per la popolazione più giovane e senza patologie vi sarebbe un vantaggio marginale dalla somministrazione di una dose ulteriore", ha aggiunto il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli. E, rivolgendosi ai destinatari della quarta dose, ha sottolineato: "Vaccinarsi significa volersi bene. Un messaggio che vuole essere davvero propositivo e di protezione”. 

Anche il direttore Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza ha fatto sapere che "per l'autunno attendiamo i nuovi vaccini adattati alle varianti. Ancora non sappiamo quale sarà il target e quanto potrà essere generalizzata. Spero verrà deciso insieme agli altri paesi europei". Poi, l'esperto ha spiegato che “non ci sono rischi a fare più dosi di vaccino e, per l’eventuale secondo booster, se un giovane dovesse essere vaccinato a ottobre sarebbe passato un anno dal primo richiamo. E, come avviene per l’influenza, si tratterebbe di una vaccinazione normale. Non sappiamo ancora quanto duri la protezione vaccinale, né se ci sarà la decisione di vaccinare persone giovani”.