Novara, sindacalista investito e ucciso da un camion alla manifestazione: le ultime parole

La tragedia è avvenuta davanti al supermercato Lidl di Biandrate. L'investitore è fuggito ed è stato bloccato in autostrada. Ci sarebbe stato prima un diverbio

Adil Belakhdim durante una manifestazione (profilo Facebook)

Adil Belakhdim durante una manifestazione (profilo Facebook)

Novara - Tragedia in provincia di Novara. Adil Belakhdim, sindacalista Cobas di 37 anni, è morto dopo essere stato investito da un camion nel corso di una manifestazione di lavoratori nell'area logistica di Biandrate. L’incidente è avvenuto davanti ai cancelli del deposito territoriale della catena di supermercati Lidl in via Guido il Grande: il mezzo pesante avrebbe investito l’uomo durante una manovra e poi si sarebbe allontanato senza prestare soccorso. Subito il sindacalista è stato soccorso dagli altri lavoratori e dal 118 ma per lui non c’è stato nulla da fare. L’investitore, un 25enne campano, è stato invece rintracciato grazie alle immagini della videosorveglianza del magazzino e bloccato successivamente in un’area di servizio in autostrada dai carabinieri. L'autista è stato arrestato.

La dinamica

Secondo una prima ricostruzione il sindacalista stava presidiando insieme a una ventina di manifestanti i cancelli dove era stato organizzato il sit-in sindacale, quando è stato travolto da un camion che stava cercando di uscire dal centro Lidl. Prima trascinato per un tratto, poi lasciato esanime sull'asfalto. "Quel camion lo ha trascinato per una ventina di metri, il conducente non può non essersene accorto": hanno detto i lavoratori che hanno assistito all'incidente. Inoltre, sulla pagina Facebook del sindacato Si Cobas Lavoratori Autorganizzati si legge: "Ucciso da un camion il nostro Coordinatore dei SiCobas Novara Adil durante lo sciopero nazionale in corso alla Lidl di Biandrate. A differenza di quanto sta girando sulla stampa, il camion ha forzato il presidio all'esterno del magazzino investendo i lavoratori, tra cui Adil".

Una presunta lite

Ci sarebbe stata una discussione tra il conducente del camion che ha poi investito e ucciso il sindacalista e i manifestanti – sembra una ventina in tutto – che si trovavano davanti al cancello del deposito della Lidl nel novarese. Secondo quanto riferito all'Agi da Attilio Fasulo, segretario generale della Cgil di Novara, che si trova sul luogo della morte del sindacalista, "i lavoratori presenti mi hanno parlato di una discussione a seguito della volontà del camionista di forzare il presidio". Sempre secondo le testimonianze raccolte, il sindacalista sarebbe stato travolto e trascinato per una decina di metri, fino all'altezza del passaggio pedonale: per questo nei primi minuti si era immaginato che stesse attraversando la strada.

Lo sciopero

Intanto è stato proclamato subito uno sciopero. "Abbiamo deciso di proclamare immediatamente uno sciopero della categoria: i lavoratori stanno bloccando tutti gli ingressi e le uscite dello stabilimento di Biandrate", informa la Cgil di Novara. Uno sciopero con alta adesione.

La vittima

La vittima si chiamava Adil Belakhdim, italiano ma di origini marocchine. Viveva a Vizzolo Predabissi, in provincia di Milano, con la moglie e due figli di 4 e 6 anni. Era un sindacalista coordinatore di Si Cobas Lavoratori Autorganizzati.

Le reazioni

Immediate le reazioni dopo quanto accaduto in provincia di Novara. Il premier Mario Draghi, al suo arrivo a Barcellona,si è detto "molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. E' necessario che si faccia subito luce sull'accaduto". Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, ha parlato di una "fatto gravissimo. Nel settore della logistica stiamo assistendo ad una escalation intollerabile di episodi di conflittualità sociale che richiedono risposte urgenti". Per Mara Carfagna, ministro per il Sud e la Coesione territoriale, "nell'Italia che riparte non si può morire di lavoro o per il lavoro". La capogruppo di Leu al Senato, Loredana De Petris, parla di "orrore". Il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra di "un fatto di gravità inaudita". E  la presidente della commissione Lavoro della Camera Romina Mura (Pd): "Il nodo del lavoro sta venendo in luce nel modo peggiore, con episodi di violenza e oggi con una morte inaccettabile. Nel Paese si scorgono i segni di un preoccupante clima di tensione, su cui bisogna intervenire con decisione per evitare che la situazione si deteriori ulteriormente e sfoci in una pericolosa conflittualità sociale. Lodi e Novara sono grida di allarme non isolate, per un mercato del lavoro che, a cominciare dalla logistica e includendo ogni categoria, richiede tutele, difesa dei diritti e controlli contro gli abusi".  Pierluigi Bersani su Twitter: "Adesso basta! La logistica non può essere una giungla. E' ora di metterci mano con decisione". Un commento anche dai parlamentari del Movimento 5 Stelle: "Episodio gravissimo, servono tutele concrete".

Biandrate, il presidio dove è avvenuta la tragedia
Biandrate, il presidio dove è avvenuta la tragedia

I recenti scontri a Tavazzano

La morte di Adil Belakdim è la tragica acme di un clima di tensioni sociali e sindacali che da settimane caratterizzano il settore. Proprio la scorsa settimana si erano verificati scontri e tafferugli (VIDEO)durante di un presidio organizzato dal SiCobas davanti a un magazzino della logistica a Tavazzano di Villasesco, in provincia di Lodi. In una vicenda i cui contorni sono ancora da chiarire, era rimasto ferito gravemente un lavoratore, Abdelhamid Elazab, che - secondo fonti sindacali - sarebbe stato colpito al volto da un pezzo di bancale scagliato dalle guardie private dello stabilimento.  

Nel 2016 caso a Piacenza

Il caso del sindacalista Cobasmorto stamattina investito da un camion ricorda un episodio simile accaduto qualche anno fa a Piacenza. Nel settembre 2016 Abd Elsalam Ahmed Eldanf, facchino 53enne di origine egiziana, fu travolto da un tir all'esterno di una ditta piacentina di logistica mente era in corso una vertenza tra il sindacato Usb e i vertici dell'azienda, la Gls. Un episodio al centro di polemiche perché per la procura si era trattato di una fatalità, un incidente, mentre il sindacato di base lo denunciò come "omicidio padronale". Il 53enne fu investito e ucciso sul colpo da un tir che stava uscendo dopo le normali operazioni di carico, davanti ad altri operai che si trovavano di fronte ai cancelli, e alla polizia sul posto a causa della tensione di quei giorni per la vertenza in atto. Per la Procura il camionista che stava svoltando non si accorse dell'operaio che, per protesta, stava andando incontro al suo mezzo per fermarlo. Il camionista, poi finito a processo per omicidio colposo, è stato assolto nel luglio 2020 al termine del processo di primo grado.

Duro comunicato dei Cobas

«I padroni volevano il morto e ci sono riusciti». È durissimo il comunicato stampa del Si Cobas, diffuso in serata dal coordinatore Fulvio Di Giorgio, per la morte del sindacalista Adil Belakhdim investito e ucciso da un camion davanti alla Lidl di Biandrate (Novara). «La morte di Adil - continua il comunicato - rende ancora più evidente ciò che era già chiaro alla luce della crescita esponenziale delle morti sul lavoro registrate in questi mesi di crisi pandemica: per i padroni i profitti valgono più della vita umana. Adil vive nelle nostre lotte. Il suo sangue non sarà versato invano! Onore a te, compagno!». Secondo l'organizzazione sindacale, la tragedia di oggi «non è in alcun modo derubricabile come un semplice incidente, né tantomeno come la semplice opera di un folle isolato. L'omicidio di Adil avviene infatti all'apice di una escalation di violenza organizzata contro il Si Cobas, che si trascina da mesi ed è oramai senza limiti».