"Non voglio essere intubato": No Vax muore in ospedale a Trento

Il 50enne era stato portato in condizioni d'insufficienza respiratoria al Santa Chiara: ha rifiutato l'ossigeno. Polemiche web sul caso della hostess stroncata da miocardite

Un reparto di terapia intensiva (ImagoE)

Un reparto di terapia intensiva (ImagoE)

trento, 11 dicembre 2021 - Ha rifiutato l'intubazione ed è morto per le conseguenze dell'infezione da Covid. E' quanto successo in Trentino a un uomo No Vax,  morto in ospedale. Quando l'uomo è stato portato in ospedale in condizioni di insufficienza respiratoria, secondo quanto riporta la Rai di Trento, ha rifiutato l'intubazione che avrebbe potuto salvargli la vita.

Il 50enne è una delle due vittime del Covid indicate nell'ultimo bollettino diffuso dalla Provincia di Trento. Il paziente era stato ricoverato in terapia intensiva all'ospedale Santa Chiara di Trento e al personale sanitario ha espresso la volontà di non procedere con l'intubazione.  L'uomo - secondo la Rai - non soffriva di altre patologie, al di là di una situazione di sovrappeso, e la terapia con l'ossigeno avrebbe avuto buone possibilità di mantenerlo in vita. Il mancato consenso all'intubazione è stato registrato dal personale sanitario secondo le procedure che prevedono che il paziente sia informato dei rischi delle proprie scelte.

"I sanitari hanno fatto di tutto per salvare la vita al 50enne. Hanno cercato in ogni modo di convincerlo ma lui ha rifiutato l'aiuto del respiratore che avrebbe migliorato le sue condizioni". E di fronte alla sua decisione "hanno cercato anche di parlare con la sua compagna per farlo ragionare, ma non c'è stato nulla da fare". A dirlo, all'Adnkronos Salute, è Marco Ioppi, presidente dell'Ordine dei medici di Trento che aggiunge: "Noi medici abbiamo come missione quella di curare e salvare vite ma di fronte all'autodeterminazione di un paziente, capace di intendere e di volere, dobbiamo rispettarla".  "Purtroppo - conclude - è sempre una sconfitta per noi medici".

L'Iss: senza vaccino rischio di morte 16 volte superiore alla terza dose

Ieri a Torino era morta, dopo 13 giorni di ricovero, una donna valdostana, Elisa Chamen, non vaccinata colpita da miocardite fulminante. Il caso della morte della hostess di 32 anni ha scatenato sul web il dibattito sui vaccini. "A due anni dalla comparsa del Covid fate apparire queste notizie per nascondere che col vaccino ci sono serie possibilità di beccarsi la miocardite? Una vergogna", si legge tra i commenti. "Se si fosse vaccinata ora un bimbo non sarebbe orfano", ribatte un altro. «Mi fa male che alcuni strumentalizzino queste situazioni per portare avanti le proprie idee su scelte personali", sottolinea Sergio Livigni, primario della Rianimazione dell'ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove la donna è deceduta.