Maturità 2021: come prepararsi? Come affrontare l'esame? Ce lo dice il prof del "Collegio"

I consigli di Andrea Maggi, docente reso noto anche dalla partecipazione al programma tv: "Studiate in gruppo, dimostrate la vostra originalità. E vestitevi bene"

Colloquio alla Maturità 2020 (Archivio)

Colloquio alla Maturità 2020 (Archivio)

Dimostrare la propria originalità, evitare collegamenti forzati e vestirsi con decoro. Andrea Maggi, 47 anni, docente di Lettere alla secondaria di primo grado “Balliana-Nievo” di Sacile, in provincia di Pordenone, noto anche come il severo (ma carismatico) professore del “Collegio” tv e come autore del libro “Conta sul tuo cuore” (Giunti), è prodigo di consigli verso i ragazzi che, di qui a pochi giorni, affronteranno l'esame di maturità ancora in versione-pandemia.

Manca una settimana all'inizio dei colloqui (mercoledì 16 giugno i primi, ndr). Come vanno gestiti questi ultimi giorni di preparazione?

“Consiglio di cercare il più possibile di studiare in gruppo. Dopo tanto tempo passato in didattica a distanza, la maniera migliore di trascorrere questi ultimi giorni è confrontarsi con i propri compagni. Evitate, invece, di ristudiare tutto il programma dalla prima pagina. È inutile, anche perché quest'anno si verrà valutati non per quanto si è studiato, ma per come ci si è preparati. Mostrate quanto avete interiorizzato delle nozioni e dei concetti appresi. E concentratevi su come argomentare e su come far valere i vostri punti di vista”.

Come si affronta al meglio il maxi-colloquio rinforzato che quest'anno sostituisce i due scritti?

“Prima di tutto bisogna essere se stessi. Non si deve assolutamente ripetere la lezioncina a memoria, a partire dalla prima domanda, quella sulla 'tesina-elaborato' concordato con i professori. Per quanto riguarda questo lavoro spero che i ragazzi siano stati originali. E che trovino il modo di essere originali anche quando ne esporranno i contenuti”.

Che consigli darebbe per migliorare l'esposizione orale, quest'anno particolarmente importante?

“Allenatevi a parlare. Anche in quest'ultima settimana l'esercizio dell'eloquenza e della retorica devono essere più che mai coltivati. Se riuscite a studiare insieme, potete organizzare simulazioni del colloquio in cui vi scambiate i ruoli di professori e candidato con i vostri compagni. E lasciatevi consigliare dai vostri colleghi come migliorare nella chiarezza, nell'utilizzo di termini specifici e nel variare il più possibile il lessico. Provate anche a diminuire gli intercalari come 'cioè', 'comunque', 'se vogliamo' che sono abbastanza fastidiosi. Insomma, usate i vostri compagni come guida critica per raffinare linguaggio ed esposizione”

Andrea Maggi (foto Angela Caterisano)
Andrea Maggi (foto Angela Caterisano)

La commissione è composta tutta da interni. C'è qualche segreto per “colpire” chi sa già quasi tutto dello studente che si trova davanti?

“Credo sia possibile farlo soprattutto nell'ultima parte dell'esame, dedicata alla cosiddetta 'mappa concettuale', in cui bisogna sviluppare collegamenti fra le varie materie. Per 'stupire' la commissione è meglio evitare accostamenti forzati o spericolati. A me, per esempio, è capitato di ascoltare uno studente passare dal sushi alla seconda guerra mondiale e al ruolo dei giapponesi nel conflitto. Ecco, penso che scelte del genere siano da sfuggire. Va cercata la coerenza, una qualità assai apprezzata in sede di esame di maturità”.

Come consiglia di trascorrere l'ultimo giorno prima dell'esame?

“In teoria dovrei esortare i ragazzi a rilassarsi e a non pensare all'esame. Quando una volta mi comportai così all'università, però, fui bocciato. Quindi il mio consiglio è di prendersi una 'giornata di defaticamento', come fanno gli sportivi. Passate parte della giornata a limare gli ultimi dettagli e poi trovate un momento per rilassarvi. Guardate un film, guardate una partita degli Europei. E magari andate a letto presto. Meglio evitare le notti in bianco, per studio come per baldoria. Bisogna arrivare freschi al colloquio decisivo. Soprattutto che è il primo nell'elenco degli interrogati”.

C'è qualche segreto per far scendere il livello di tensione?

“Io avevo una sorta di rito, prima di ogni esame. Andavo a chiedere a una delle mie nonne una previsione. Se lei mi diceva che sarebbe andato tutto bene, mi tranquillizzavo. L'unica volta che non mi diede risposta, mi bocciarono. Quindi consiglio di trovarvi uno 'sponsor'. Una figura benaugurante che vi faccia l'in bocca al lupo. So che suona come una scaramanzia, ma agli esami un po' di scongiuri possono servire”,

Ha qualche dritta per i colleghi che saranno in commissione?

“Tengano presente l'anno che abbiamo passato e siano comprensivi di fronte all'emotività. Poi chiedo loro di valorizzare l'originalità, insieme alla preparazione. Ora che sembriamo vicini all'uscita dal tunnel della pandemia, abbiamo bisogno di idee fresche e originali che ci aiutino a impostare un futuro migliore rispetto anche alla cosiddetto 'normalità' pre-Covid, un periodo che era comunque pieno di problemi. E i giovani in questo possono esserci d'aiuto”.

Un'ultimo “post-it” per i ragazzi?

“All'esame siate educati e presentatevi vestiti bene. La forma, a volte, è sostanza e arrivare vestiti con decoro predispone positivamente gli insegnanti”.