Covid Gran Bretagna: "Omicron in ritirata, basta restrizioni"

Il ministro della Salute britannico Javid: nuovo capitolo della lotta al virus, dovremo conviverci come con l'influenza

Londra - La Gran Bretagna volta pagina nella storia - ormai lunga quasi due anni - della lotta al coronavirus. Come preannunciato già dai media britannici nelle scorse ore, nel Regno Unito scatta la revoca delle restrizioni previste dal 'piano B' del governo  Di fatto, con questa decisione, si "apre un nuovo capitolo nella lotta contro il Covid-19". " La variante Omicron del nuovo coronavirus "è in ritirata", con il tasso di mortalità "in forte calo" e i ricoveri in terapia intensiva "tornati agli stessi livelli dello scorso luglio" ha dichiarato in conferenza stampa il ministro della Salute britannico, Sajid Javid. Il governo britannico presenterà la prossima primavera un piano di convivenza con il Covid-19, "con il quale dovremo convivere come conviviamo con l'influenza". Per Javid, la Gran Bretagna diventa così il "Paese più aperto d'Europa" e va verso la totale eliminazione delle restrizioni e la ripresa di una vita normale.

La revoca del Piano B

Dopo la revoca delle misure del 'Piano B' (introdotte proprio per l'avanzata di Omicron), ha annunciato Javid, saranno "ritirate ulteriori restrizioni, tra le quali alcune che riguardano le visite nelle case di riposo". Se il ritorno al 'Piano A' è un passo "enorme", ha proseguito il ministro, "non siamo giunti alla fine della strada, e ci saranno scossoni sulla strada". "Arriveranno nuove varianti e occorrerà essere vigili sulle nuove varianti". "Il ritorno al piano originale è un momento di cui noi tutti possiamo essere fieri" ha detto Javid. Il ministro ha parlato del "culmine di una brillante missione che ci ha aiutato a contrastare l'ondata di variante Omicron e ripristinare più libertà e ricorda cosa possiamo ottenere se lavoriamo insieme". In Gran Bretagna - ha spiegato il ministro  - termina con effetto immediato l'obbligo di telelavoro, sebbene le aziende che vorranno ancora avvalersene potranno imporlo. Non solo. Dal 27 gennaio in Gran Bretagna non saranno più obbligatori il pass vaccinale, sebbene le singole aziende potranno ancora imporlo, e la mascherina, che rimarrà "consigliata" nei luoghi affollati. L'obbligo di mascherina nelle aule scolastiche sarà revocato già domani, ha riferito il ministro.

Uk: i dati Covid di oggi

Oggi nel Regno Unito sono risaliti a 108.069 i casi da Covid alimentati dalla variante Omicron, secondo i dati censiti nelle ultime 24 ore, e su una media settimanale di circa 1,5 milioni di tamponi al giorno. Mentre resta in calo la curva settimanale dei contagi in tutte le nazioni del Regno, fino a un'infezione calcolata ogni 20 abitanti stando alle stime più recenti elaborate dall'Office for National Statistics (contro uno ogni 15 circa dei sette giorni precedenti). In discesa pure i morti, indicati oggi a 359 malgrado l'appesantimento del tradizionale recupero statistico spalmato nella prima metà della settimana di dati tardivi riferiti al weekend. Così come il totale delle persone ricoverate per Covid negli ospedali britannici, la cui somma torna sotto 19.000. Quanto ai vaccini, le terze dosi booster superano ora i 36,6 milioni di somministrazioni, pari al 63,7% della popolazione over 12 (anche se al momento sono riservate solo a chi ha da 16 anni in su) e a oltre il 90% degli ultrasessantenni residenti nell'intero Paese.

Cosa sta succedendo in Italia

E in Italia? Oggi nel Paese sono 192mila i nuovi casi e 380 i decessi. "Secondo me a febbraio possiamo iniziare a fare un downstaging" in modo simile a quanto si appresta a fare la Gran Bretagna ha detto il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri. "Da noi omicron è arrivata nella prima e seconda decade di dicembre, in Inghilterra molto prima, quindi loro già stanno vedendo una discesa dei casi". Secondo l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco "abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la Befana, ne stiamo uscendo, lo penso proprio. E il mese prossimo questa situazione non ci sarà più". "Non voglio fare previsioni troppo ottimistiche - ha aggiunto - ma credo che in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata oppure entrata in contatto col virus".