ArchiveNuovo decreto Covid, settimana decisiva: Green pass per scuola e trasporti

Nuovo decreto Covid, settimana decisiva: Green pass per scuola e trasporti

Attese le decisioni del governo riguardo le norme per la vaccinazione del personale scolastico e per la Certificazione Verde sui mezzi pubblici a lunga percorrenza

Mario Draghi

Mario Draghi

Roma, 1 agosto 2021 - Settimana decisiva. Nei prossimi giorni arriveranno le nuove misure anti Covid su scuola e trasporti: il governo ha confermato che entro la pausa estiva prevista per il 6 agosto ci sarà il decreto con gli interventi che puntano al raggiungimento di due obiettivi. Il primo, prioritario per l'esecutivo e ribadito sia dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella sia dal ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, riportare in classe tutti gli studenti a settembre; il secondo, evitare che il ritorno dalle vacanze si trasformi in un'ondata di nuovi contagi e ospedalizzazioni. E dunque intervenire sui trasporti a lunga percorrenza - treni, aerei e navi - introducendo l'obbligo del green pass, molto probabilmente dalla seconda metà di agosto. Il governo sta già lavorando su entrambi i dossier.

Intanto, la curva epidemiologica è tornata a salire, il cambio dei parametri inserito nel provvedimento varato il 22 luglio scorso ha impedito alle regioni a rischio di tornare in zona gialla, ma anche i ricoveri sono in aumento e dopo Ferragosto c’è la paura che in alcune aree tornino le restrizioni. L’ultimo decreto del governo ha infatti stabilito che si passa in zona gialla con un’incidenza di nuovi casi settimanali pari a 50 per 100 mila abitanti, ma con una percentuale di ricoverati in area medica pari al 15% e in terapia intensiva pari al 10%. Nell’ultima settimana otto regioni hanno superato i 50 casi - Emilia-Romagna (71,5), Lazio (87,5), Liguria (53,6), Sardegna (136,2), Sicilia (80,9), Toscana (94,5), Umbria (81,6) e Veneto (81) - portando la media nazionale a 58. Tutte sono ancora sotto la soglia critica di ospedalizzazioni, ma il trend è preoccupante.

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Scuola

Alle Regioni è stato illustrato il Piano messo a punto dal ministero dell'Istruzione sulla base delle indicazioni del Comitato tecnico scientifico: arrivare alla ripresa dell'anno scolastico con almeno il 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati (2,4 milioni di persone,  2 se si considera solo chi frequenta le superiori) - percentuale che per il Commissario per l'emergenza Francesco Figliulo è raggiungibile entro la prima decade di settembre - utilizzo della mascherina e distanziamento, con possibilità però di superamento della misura laddove non sia possibile mantenere il metro di distanza, capienza dei traporti pubblici all'80% ed eventuale scaglionamento degli orari d'ingresso, anche se sarebbe preferibile dilazionare quelli degli uffici pubblici anziché della scuola. Il nodo centrale restano però le vaccinazioni del personale scolastico. Ad oggi la percentuale degli immunizzati è arrivata all'85,5% ma con forti differenze regionali: in base all'ultimo report 4 regioni - Sicilia, Sardegna, Calabria, Liguria - e la provincia di Bolzano hanno oltre il 30% di prof che non hanno fatto neanche la prima dose. L'obiettivo è quello di arrivare a settembre con il 90% del personale scolastico vaccinato con entrambe le dosi. Problemi di forniture non ce ne sono, ma è necessario convincere chi non vuole vaccinarsi. È probabile che il governo proceda con una forte raccomandazione e poi, se entro il 20 agosto - data in cui le Regioni dovranno fornire a Figliuolo i numeri reali della situazione - non si sarà raggiunto il 90%, potrebbe pensare a introdurre l'obbligo. Anche i presidi hanno riconfermato il loro sostanziale appoggio all'obbligatorietà, attaccando però la politica sia per le "difficoltà" nel decidere sia sui trasporti locali, altro punto critico per la ripresa a settembre. 

Trasporti

Poi c’è il piano per il Green pass obbligatorio per i trasporti. Nel decreto della settimana scorsa i trasporti a lunga percorrenza erano stati esclusi per concentrare l’attenzione sulla Certificazione Verde Covid-19 per le attività al chiuso in zona bianca: ristoranti, palestre e piscine, cinema e teatri, stadi e concerti, eventi e convegni. L’intenzione era quella di rendere obbligatorio il Green Pass per navi, treni e aerei dopo il controesodo e il ritorno dalle vacanze degli italiani. Ma da una parte l’impennata della curva dei contagi e dall’altra l’alto numero di prenotazioni di stranieri verso l’Italia stanno portando il governo a un ripensamento. E dunque, già dal 6 agosto potrebbe salire a bordo soltanto chi avrà ricevuto almeno la prima dose di vaccino quattordici giorni prima, chi è guarito da Covid-19 nei sei mesi precedenti, chi ha effettuato un tampone nelle 48 ore prima del viaggio. Per metropolitane, autobus e tram invece la situazione è ancora in alto mare. Perché anche se si introducesse l’obbligo di Green Pass rimarrebbe aperto il problema dei controlli: chi deve effettuarli? I problemi sono ancora sul tavolo ma per il Green Pass obbligatorio sui trasporti pubblici locali la deadline è fissata a settembre. Quando riapriranno anche le scuole in presenza.

Il decreto del 22 luglio

Il decreto del 22 luglio ha stabilito che il Green pass rilasciato a chi ha ricevuto la prima dose di vaccino negli ultimi 15 giorni, a chi è guarito negli ultimi sei mesi, oppure a chi ha effettuato un tampone con esito negativo nelle 48 precedenti servirà dal 6 agosto per svolgere numerose attività. In particolare deve essere esibita: nei ristoranti e bar al chiuso per il consumo al tavolo; per andare al cinema e a teatro; per partecipare a eventi, congressi e fiere; per frequentare piscine, palestre, centri benessere, circoli sportivi, centri termali, parchi tematici e di divertimento; per giocare nelle sale o nei casinò.

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