Covid, cresce Centaurus. Il nodo delle sottovarianti Omicron 2: "Sorvegliarle bene"

Rezza: cresce circolazione virale in Italia, anziani e fragili facciano richiamo. Come si muove la diffusione del virus: la mappa

La diffusione delle varianti Covid

La diffusione delle varianti Covid

Milano - "Anche questa settimana continua a crescere il numero dei nuovi casi di Covid-19 nel nostro Paese e l'incidenza raggiunge 504 casi per 100.000 abitanti. Anche l'Rt mostra una tendenza all'aumento: siamo ormai a 1,30, quindi al di sopra della soglia epidemica. Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti di area medica e di terapia intensiva, siamo rispettivamente al 10% e al 2,4%, quindi registriamo ancora una tendenza all'aumento anche se siamo al di sotto della soglia critica di congestione delle strutture sanitarie". A tracciare un quadro della diffusione del coronavirus nel nostro Paese è stato oggi i direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, Giovanni Rezza, nel consueto video settimanale a commento dei dati della cabina di regia sulla situazione epidemiologica.  "Dato l'aumento della velocità di circolazione virale - avverte - è bene mantenere dei comportamenti che siano ispirati alla prudenza e soprattutto effettuare le dosi di richiamo del vaccino: questo riguarda in particolare le persone a maggior rischio, quindi gli anziani e le persone fragili e vulnerabili, in modo da proteggersi dalle conseguenze più gravi della malattia". 

I dati di oggi

Oggi sono 40.580 i nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri 45.705) e 98 i decessi (ieri 66) registrati in Italia nelle ultime 24 ore, per un totale di 177.883 vittime e 22.990.201 casi da inizio pandemia. Le persone dimesse/guarite delle ultime 24 ore sono 36.735, per un totale di 22.310.128, mentre quelle attualmente positive sono 542.766. Compresi quelli molecolari e gli antigenici, i tamponi totali processati sono stati 216.511 (ieri 238.253), con un tasso di positività, ieri pari al 19,2%, che oggi scende al 18,7%. Sul fronte del sistema sanitario si registra un aumento delle terapie intensive (+8, per un totale di 244) e dei ricoveri ordinari (+182, per un totale di 6.540).

L'incognita

Una delle incognite all'orizzonte è quello relativo alle varianti. In questo momento la situazione "della diffusione delle varianti è stabile e non preoccupante, ma stiamo osservando l'emergere di sottovarianti Omicron 2 che vanno sorvegliate bene" a dirlo è il virologo Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa, vicepresidente della Società italiana di microbiologia e tra i fondatori della rete di sequenziamento dell'Istituto superiore di sanità, commentando i dati della flash survey del 4 ottobre, condotta da Istituto superiore di sanità e ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler,  Secondo la survey, nella famiglia della sottovariante Omicron 2 di Sars-CoV-2 cresce il peso di 'Centaurus'.

Centaurus: "Più contagiosa e pericolosa". Sintomi, incubazione e vaccino

"Alcune timidamente e altre in modo più percettibile, queste sottovarianti stanno prendendo piede rispetto a un mese fa - sottolinea Pistello - Ad esempio BA.2.75 o Centaurus ha un 'grip' superiore rispetto ad altre sottovarianti, come già dimostrato in altri Paesi dove ha avuto una maggiore diffusione. Il messaggio che arriva dalla survey è quella di un maggior impegno nel lavoro di sequenziamento delle varianti".  "C'è un dato che" per il virologo "deve farci riflettere: oggi molti anticorpi monoclonali non sono più efficaci contro le ultime varianti Omicron. E' un dato di fatto, gli antivirali reggono bene, ma dobbiamo sapere che più il virus circola indisturbato, soprattutto nei Paesi poveri dove i tassi di vaccinazioni sono bassissimi, possono svilupparsi nuove varianti".  

Le varianti

Omicron infatti fissa al 100%, con la 5 che scende e la 2 che sale. La fotografia istantanea risale al 4 ottobre, quando "in Italia la variante Omicron aveva una prevalenza stimata al 100% - informa l'Iss - con la sottovariante BA.5 largamente predominante" al 93%, in calo rispetto al 94,4% del 6 settembre, "e un piccolo aumento della BA.2" che cresce al 2,3% rispetto all'1,1% del report precedente.  Per l'indagine rapida è stato chiesto ai laboratori di regioni e province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi positivi a Covid e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto da Regioni/Pa in maniera casuale fra i campioni positivi, garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. Complessivamente hanno partecipato all'indagine 100 laboratori in 20 Regioni/Pa, per un totale di 1.557 campioni.  Nel dettaglio, queste le prevalenze stimate: BA.1 è stabile allo 0,1% (range 0-2,3%); BA.2 passa dall'1,1% al 2,3% (0-6,3%); BA.4 si attesta al 4,3% (0-25,0%), in linea con il 4,4% dell'indagine precedente; BA.5 passa dal 94,4% al 93% (75-100%). Alla voce altro c'è uno 0,3% (0-1,9%).