Vaccini, 500mila dosi al giorno: obiettivo raggiunto. "Possiamo continuare così"

Oltre 510mila somministrazioni nelle ultime 24 ore. Così anche a maggio se le aziende rispettano i tempi di consegna

Il generale Figliuolo e l'obiettivo raggiunto

Il generale Figliuolo e l'obiettivo raggiunto

Obiettivo centrato. "Faremo 500mila vaccinazioni al giorno" il mantra ripetuto da Draghi e Figliuolo ora è realtà. Il traguardo è stato tagliato, come da previsioni, nelle ultime 24 ore quando sono state somministrate per l'esattezza 510mila dosi di vaccino. E' la prima volta. Curiosità: anche la Spagna taglia il traguardo nello stesso giorno, con un numero di dosi leggermente inferiore. E ora? Si riuscirà a mantenre lo stesso ritmo e raggiungere l'immunitàà di gregge a settembre, come ha vaticinato nelle scorse ore Figliuolo. La risposta arriva proprio dal commissario per l'Emergenza: "La macchina è efficiente - ha detto il generale - e ora il mantenimento di questa quota giornaliera è sempre più legato alla puntualità e alla consistenza delle consegne di dosi da parte delle aziende farmaceutiche". Tutto dipenderà quindi dalle forniture del mese di maggio e dal rispetto degli impresi da parte dei big pharma: nel mese che inizia domani sono attesi più di 15 milioni di vaccini, contro i nove arrivati ad aprile.  A giugno previsti perfino 31 milioni, in sostanza un milione al giorno.

Velocità diverse

Ma i numeri non sono uguali dappertutto, alcune regioni come la Lombardia ora corrono, altre faticano a rispettare gli standard chiesti dal Governo.  A lanciare un appello è innanzitutto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga: «Chi può prenotarsi lo faccia, dobbiamo mettercela tutta. Abbiamo le potenzialità per arrivare fin quasi a 17mila somministrazioni al giorno ma se chi ha diritto non si vaccina allora rischiamo di vanificare ogni sforzo», dice il governatore spiegando che in Friuli non ha aderito il «40% della fascia 60-69 anni e quasi il 25% di quella tra 70 e 79».

La protesta dei medici

Intanto, nel giorno del traguardo del mezzo milione monta la protesta dei medici di famiglia, in particolare in Puglia, Lazio e Veneto: "Ogni regione decide quale categoria professionale arruolare per le somministrazioni, una lotta tra lobbies per accaparrarsi le dosi», spiegano. Nelle ultime ore la Fimmg (Federazione medici di medicina generale) dell'Emilia Romagna aveva già lamentato «con stupore che la gran parte delle Aziende sanitarie locali ritengono di non utilizzare a tale scopo i medici di medicina generale ed i loro studi, ritenendo più utile concentrare nei soli hub vaccinali la gran parte della popolazione". Anche sul pass vaccinale non mancano le polemiche da parte dei medici

Conferma Astrazeneca

Nessuna ulteriore inversione di marcia, neppure sulla seconda dose di chi ha già fatto la prima con Astrazeneca: avverrà con lo stesso siero. Il direttore della prevenzione, Gianni Rezza, conferma che riguardo al vaccino di Oxford "per ora non cambia nulla e non sono state prese decisioni diverse rispetto alle ultime settimane e rispetto al pronunciamento Ema" perchè "non ci sono evidenze di eventi avversi". Intanto l'azienda anglo-svedese - contro la quale l'Ue ha avviato un'azione legale per i ritardi sulle consegne - ha comunicato il raddoppio del suo utile netto nel primo trimestre a 275 milioni di dollari con le vendite del siero anti covid.

Baby vaccini

A chiedere all'Agenzia europea del farmaco una nuova autorizzazione è invece Pfizer/Biontech, che intende estendere l'utilizzo del suo vaccino anche ai ragazzi fa i 12 e i 15 anni, come già accaduto per gli Stati Uniti nelle scorse settimane. Fanno ben sperare anche i dati che arrivano da oltremanica. Nel Regno Unito - Paese che ha già vaccinato a metà della popolazione - si registra il crollo dei casi di Covid. Nella settimana del 24 aprile in Uk si è verificato un crollo dei contagi, ora ad una media di uno ogni mille abitanti circa. Anche in Italia si punta a qualche record: il governatore campano, Vincenzo De Luca, ha annunciato che «la prossima settimana Capri sarà isola Covid e ci sarà una campagna di promozione mondiale» mentre parallelamente si tenta di «completare per luglio l'immunizzazione della città di Napoli». Nel Lazio, invece, 'è chi è riuscito a fare il vaccino lampo, a dieci ore dalla prenotazione