Telegram, i pm di Torino chiedono la chiusura della chat no vax

Il gruppo "Basta dittatura" nell'occhio del ciclone per istigazione a delinquere

Le chat no vax su Telegram

Le chat no vax su Telegram

Istigazione a delinquere e ripetute violazioni della privacy: queste sono le accuse di cui dovranno rispondere gli amministratori della chat di Telegram dall'evocativo nome "Basta dittatura". Negli ultimi giorni il gruppo, che conta migliaia di iscritti sulla app di messaggistica, è salito alla ribalta proprio per le numerose interazioni no vax, no green pass e antivirologi. Interazioni che vanno ben al di là di semplici scambi di opinioni o di commenti ironici e goliardici. Molti dei messaggi degli utenti sono insulti, offese, ma anche minacce. Queste ultime soprattutto nei confronti dei virologi più noti. Visto il carattere offensivo e minatorio di diversi messaggi, la Procura di Torino ha emesso un decreto di sequestro della chat "Basta dittatura" inviando una lettera ufficiale a Telegram con la quale si chiede di oscurare la chat in questione. La magistratura è ancora in attesa di una risposta ufficiale da parte della piattaforma di messagistica.