'Ndrangheta, aggrediti poliziotti della Mobile scambiati per affiliati a un clan rivale

L'episodio, avvenuto nel parcheggio di una ditta comasca sequestrata per infiltrazioni mafiose, emerge nel decreto di fermo della Dda Milanese

Blitz contro la 'ndrangheta

Blitz contro la 'ndrangheta

Turate (Como) - Hanno aggredito due agenti della squadra mobile di Milano durante un servizio di pedinamento, scambiandoli per calabresi mandati al Nord da altre famiglie per il controllo del territorio.

L'episodio emerge dalle 1.500 pagine del decreto di fermo della Dda Milanese eseguito nell'ambito di una vasta operazione contro la 'ndrangheta che oggi ha portato in tutta Italia a un centinaio di misure cautelari. Come si legge nell'atto, sei dei presunti affiliati alle cosche, il 19 ottobre 2019, mentre si trovavano a Turate (Como) in un'area riservata al parcheggio di camion e rimorchi, ossia i mezzi pesanti riferibili alla Sea Trasporti Srl (stamane sequestrata per infiltrazioni), al termine di una sorta di riunione si sono accorti dei due estranei. Quindi hanno accerchiato i due poliziotti, che si trovavano su un'auto civetta.

Poi, uno dei fermati, brandendo un bastone lungo un metro, e dopo aver preso a calci una delle macchine, ha minacciato gridando in dialetto calabrese: "Scendi dalla macchina, ti taglio la testa, tu sei calabrese?... tu sei calabrese? … questo è territorio dei Piromalli, sei venuto nella tana del lupo, non passare più di qua, mi devi pagare i teloni, tu l'altra volta sei venuto, mi avete tagliato i teloni, scendi merda, scendi che vi taglio la testa, vi ammazzo…". Dopo di che l'indagato ha preso a schiaffi sulla guancia sinistra uno dei due ufficiali, i quali infine si sono qualificati.