Anche il web può aiutare le cause sociali

Non si riflette mai abbastanza sulle enormi opportunità che la Rete offre nel supportare cause benefiche

Milano, 20 febbraio 2020 - G li allarmi sui rischi del web sono fondati. Tuttavia, non si riflette mai abbastanza sulle enormi opportunità che la Rete offre nel supportare cause benefiche. L’indagine “Dai like alle Piazze”, realizzata da Save The Children in occasione del Safer Internet Day, la giornata di sensibilizzazione per i rischi derivanti dall’utilizzo di Internet istituita dall’Unione europea, ha svelato che due giovani su tre si attivano on line per le cause sociali.

I social network sono i mezzi più usati per impegnarsi, i temi più sentiti e rilevanti sono quelli ambientali e si rivela decisivo l’esempio dei genitori. Secondo il report, in Italia 3 giovani (6-14 anni) su 4 e ben il 95% dei 15-24enni frequentano la Rete. Navigano per comunicare con i messaggi (92% tra i 14 e i 17 anni) o chiamare via web e videochiamare (81%). In pochi leggono giornali o riviste on line (circa 40%). Solo un adolescente su 3 non è iscritto o non fa parte di associazioni e gruppi, uno su 6 frequenta gruppi scolastici ed è iscritto ad associazioni di volontariato sociale o gruppi religiosi. L’iscrizione ad associazioni culturali, o per la tutela dell’ambiente riguarda il 7% circa, mentre quella per la cooperazione internazionale, o per la tutela dei diritti umani, o a movimenti, partiti politici, o comitati di cittadini riguarda il 4% circa del campione. Per il 67% degli adolescenti i social rappresentano il canale per informarsi e attivarsi rispetto a temi sociali, civici, o politici; la scuola viene dopo (65%).