Per la rinascita di Milano servono parcheggi e servizi

Per quanto riguarda l’auto, Milano è una città di servizi e la gente continuerà a farne uso

DOMANDA:

CARO DIRETTORE, a Milano c’è un’area della periferia sud occidentale che ha ripreso vita. È non lontano dal Naviglio Grande, comprende via Watt, via Pestalozzi fino a viale Famagosta. Negli ultimi anni qui sono nati nuovi ristoranti, birrerie, un locale interamente dedicato agli hamburger, perfino un hotel, un enorme centro convegni e un jazz club. Con un dettaglio, di importanza devastante: non c’è posteggio. Possibile che nel nostro Paese manchi la capacità di pianificare scenari completi e un pezzetto del puzzle risulti sempre mancante? A. M. - Milano

RISPOSTA:

EFFETTIVAMENTE la zona di Milano da lei citata è proprio bella. Fa parte di questo Rinascimento Milanese del quale siamo felici e fieri protagonisti. E i turisti stranieri cominciano e prenderne atto. Trovo particolarmente positivo il fatto che non solo il centro di Milano, non solo la Darsena e i grattacieli, ma anche aree di periferia siano stati recuperati con nuove realtà interessanti e di pregio: per esempio il jazz club da lei citato in via Bonaventura ospita spesso musicisti di fama internazionale e una delle birrerie, quella dentro il cortile dell’elettrauto, è specializzata in birrifici artigianali di alta qualità. Per quanto riguarda l’auto sono d’accordo con lei, Milano è una città di servizi e la gente continuerà a farne uso. È vero che ci sono bus e metro, tuttavia colpisce che proprio all’incrocio fra via Watt e via Pestalozzi ci sia un supermercato con un enorme posteggio che ovviamente dopo le 19.30 è vuoto e chiuso e invece potrebbe ospitare a pagamento centinaia di auto. Cerchiamo di essere propositivi: se i commercianti e il gestore del market vogliono organizzarsi le pagine del nostro giornale sono a disposizione. sandro.neri@ilgiorno.net