Case occupate, la rivolta degli onesti

Il racket degli affitti abusivi e delle occupazioni è un fenomeno criminale, oltre che una questione di ordine pubblico. E come tale va trattato

DOMANDA:

CARO DIRETTORE, triste la vicenda dell’anziana di Milano che, ricoverata all’ospedale, si è vista devastare la casa e derubare da chi voleva occupare abusivamente il suo appartamento. Dovremmo far erutto il possibile, e a volte anche l’impossibile, per stare dalla parte dei più deboli. E chi è più debole di una nonna, di una persona in età avanzata e con qualche problema di salute? Spero che si riesca ad aiutare questa persona. E spero che i responsabili di questa sconcia incursione siano puniti. M.C.

RISPOSTA:

ANCHE I PREPOTENTI amano la comodità, la semplicità. Facile, per loro, mettere nel mirino l’abitazione di una persona inerme, per di più assente in quelle ore. Ma questa vicenda racconta anche un’altra storia: la mobilitazione delle tante persone oneste, e quella di alcuni vicini di casa, che hanno segnalato per tempo il tentativo di occupazione e sono riusciti a sventarla. La reazione, a quel punto, è stata feroce, disumana: un appartamento distrutto per il gusto di far del male. Un messaggio lanciato a tutti. Come a dire: qui comandiamo noi. Che fare, allora? Ribadire che “loro” non comandano da nessuna parte è il primo passo. Il racket degli affitti abusivi e delle occupazioni è un fenomeno criminale, oltre che una questione di ordine pubblico. E come tale va trattato. Mettendo in campo le migliori energie e i migliori investigatori che abbiamo. La risposta deve arrivare dall’azione decisa delle forze dell’ordine. sandro.neri@ilgiorno.net