Covid Brescia, dal coma al ritorno in gara: "Così sono rinato"

La parabola a lieto fine di Francesco De Petra, stella del tennis tavolo

Francesco De Petra, primo a destra, ha riabbracciato la squadra dell'Astt Brescia

Francesco De Petra, primo a destra, ha riabbracciato la squadra dell'Astt Brescia

Francesco De Petra ha saputo legare il suo nome al tennis tavolo in modo davvero speciale. Una passione infinita e notevoli doti tecniche gli hanno permesso di dare vita ad una carriera agonistica di primo piano, che lo ha proiettato ad alto livello in questo sport che ha trovato in lui un punto di riferimento ed un trascinatore a Brescia. Non a caso è stato uno dei soci fondatori dell’Astt Brescia e ancora oggi, a 54 anni d’età, si diverte ancora a giocare e ad essere una delle colonne della squadra bresciana che ha appena iniziato il campionato di C1. Un grande feeling che, però, ha seriamente rischiato di trasformarsi in un bel ricordo lo scorso anno, quando la vita lo ha chiamato a giocare la partita più importante.

“Non saprei dire come è cominciato tutto – ricorda ancora con comprensibile emozione lo stesso De Petra –. Posso dire che nel 2021, proprio nel giorno della festa del papà, ho cominciato ad avvertire i primi sintomi del Covid. Purtroppo, da lì il passo è stato breve e mi sono ritrovato in ospedale prima a Brescia e poi, viste le mie condizioni, a Bergamo. Devo ammettere di avere vissuto ore molto difficili e anche di grande paura. Non avevo alcun contatto con la mia famiglia e mi trovavo in una condizione che andava peggiorando, tanto che mi hanno portato in terapia intensiva e sono finito per una settimana in coma". "Sono stati giorni quasi impossibili da descrivere – prosegue De Petra –. Mi ricordo quando mi sono risvegliato ed ho visto intorno al mio letto i medici e le infermiere che gioivano per me. Ho provato a guardarmi allo specchio ed ho avvertito tutto il peso della situazione che stavo vivendo. Bloccato a letto trascorrevo giornate interminabili ed avevo tanto tempo per pensare. Nonostante tutto, il pensiero di mia moglie e della mia famiglia e la mia voglia di tornare alla mia vita di sempre mi hanno dato grande forza. Piano piano sono riuscito a ripartire, anche se ho dovuto ricominciare tutto daccapo come un bambino che muove i primi passi”.

Sono state proprio due le linee guida del ritorno alla vita di Francesco De Petra: “Da una parte pensavo a mia moglie, che poteva ricevere notizie a fatica sulle mie condizioni e che, questo l’ho saputo dopo, ad un certo punto è stata informata che avrei potuto non farcela. Dall’altra pensavo alla mia grande passione per lo sport ed ho fortemente voluto ripartire. Mi sono immaginato come un atleta che ha avuto un infortunio e si deve preparare per tornare in campo. Solo che il mio infortunio era particolare e riprendersi da una botta del genere non è stato affatto facile. In questo devo dire grazie al mio fisico allenato e alla mia tempra da sportivo. Appena ho potuto sono tornato a giocare, anche se molti si stupivano di vedermi già in campo. Non è stato un rientro facile. I muscoli avevano perso il dinamismo abituale e non riuscivo ad esprimermi ai miei livelli. Fortunatamente anche in questo caso non ho mollato e sto proseguendo tuttora nel mio percorso di recupero. Felice che, nonostante un simile dramma, la vita sia riuscita a vincere questa partita che ancora oggi mi emoziona”.