Ex vigilessa sparita a Temù, spunta un corpo: "Pensiamo sia stata ammazzata"

Vione, choc e sgomento tra gli amici di Laura Ziliani dopo il ritrovamento di un cadavere

Laura Ziliani

Laura Ziliani

Vione (Brescia) -  «Non sappiamo se la donna ritrovata nel fiume sia Laura Ziliani, non era di certo sul greto dell’Oglio. Quella zona è infestata da piante che il Comune elimina molto spesso. Sono passato nella zona più volte nelle ultime settimane. Sulla riva non c’era niente. Per il resto non ho nulla da dire perché al lavoro ci sono gli investigatori". Queste le parole di Mauro Testini, sindaco di Vione, il comune dove ieri è stato trovato un corpo che potrebbe essere quello della vigilessa scomparsa da Temù lo scorso otto maggio. A rispondere sarà l’esame del Dna. La macabra scoperta fatta da un bimbo di otto anni, col padre, non è certo passata inosservata. Per tutto il giorno carabinieri, vigili del fuoco, Soccorso alpino e Protezione civile hanno perlustrato il tratto di pista ciclopedonale che da Temù va verso Vezza d’Oglio, rimasto chiuso fino a sera per consentire le investigazioni.

Durante la giornata gli specialisti della scientifica dell’Arma, alla presenza del comandante provinciale Gabriele Iemma, hanno fatto volare droni, fotografato e passato al setaccio la zona. Ad un certo punto i vigili del fuoco sono andati a prendere pale, secchi e tronchesini con cui probabilmente è stata prelevata della terra dal luogo dove giaceva il cadavere misterioso, che era prono e completamente vestito. "Se si tratta della Ziliani – sottolinea il sindaco di Temù – al 99% pensiamo sia stata ammazzata. A rispondere saranno gli investigatori e il riconoscimento ufficiale". Per tutto il giorno numerosi turisti e molti abitanti della zona hanno fatto la spola tra i vari punti dove le forze dell’ordine e la protezione civile hanno chiuso gli accessi alla ciclabile. In serata erano attesi dei parenti, forse per un primo riconoscimento.

"Al momento non sappiamo ancora nulla – ha spiegato Nicoletta, una delle più care amiche di Laura Ziliani –. Un particolare certo potrebbero fornirlo i piedi. Laura, difatti, aveva una piccola malformazione e portava sempre una soletta particolare, fatta apposta per lei. Quando rientrava in casa la toglieva dalle scarpe e la infilava nelle pantofole". La donna ha spiegato di essere sempre stata in contatto con le figlie e in particolare con quella non coinvolta nell’indagine. "L’ho sentita spesso – sottolinea la signora Nicoletta – e mi ha detto che è partita da Brescia attorno alle 20.10 del giorno precedente la scomparsa. In effetti il giorno dopo tutte le luci di casa erano accese. Mi pento di non aver mandato un saluto alla mia amica, anche se ho pensato che fosse arrivata. L’ho cercata tanto. Non la vedevo di persona da quindici giorni, ma l’avevo sentita in settimana per telefono".