Brescia, 16 luglio 2013 - Tragedia nel Bresciano. Due fratellini, Davide e Andrea Iacovone, sono morti a causa di un incendio scoppiato in un'abitazione in via Spessa a Ono San Pietro. Il papà, Pasquale Iacovone, che era in casa con loro, è in fin di vita. L'uomo, 40 anni e imbianchino di professione, è stato portato d'urgenza al centro grandi ustionati di Padova. Il disastro si è verificato questa mattina, intorno alle 10.15, in una palazzina di tre piani nel Comune della Valcamonica. I vigili del fuoco hanno lavorato per ore per spegnere l'incendio. (GUARDATE LE FOTO DAL LUOGO DELL'ESPLOSIONE). Domani si svolgerà l’autopsia sui corpi due bambini. ‘’Le cause sono in corso di accertamento - spiega il capitano dei carabinieri di Breno Roberto Rapino -. Non trascuriamo nulla". Il pm Eliana Dolce ha aperto un fascicolo per duplice omicidio a carico di ignoti.

 

IL LEGALE DELLA MADRE - Pierluigi Milani, il legale della madre dei due bambini, parla di "tragedia annunciata". ''Nessuno parli di incidente - ha detto -. E' una tragedia annunciata. C'erano dieci denunce a carico di quest'uomo per stalking''. In una di queste, del 2 luglio 2012, come spiega l’avvocato della donna Pier Luigi Milani all’Agi, “lui disse: ‘ammazzo te e tua madre. L’unico modo per farti del male...è che mi porto porto via i bambini 15 giorni e te li ammazzo’”. Stando a quanto dichiarato dall'avvocato della donna proprio ieri è stata fissata la prima udienza per un processo ad ottobre. "Tempo fa ho voluto incontrare Iacovone per cercare di trovare una soluzione. E lui ripeteva in continuazione: ‘io a quella donna gliela faccio pagare’”.

Durante il colloquio, l’avvocato Milani, descrive Pasquale Iacovone come un uomo “freddo mentre parlava dell’ex moglie. Insisteva sul fatto che i bambini dovevano stare sempre con lui, li voleva vedere tutti i fine settimana”. E la madre acconsentiva, anche perché con i piccoli era sempre stato ‘corretto’, un padre normale. Anche nei giorni scorsi i bambini erano affidati a lui “li avrebbe dovuti riportare alla madre domenica sera. Invece niente. Era sparito e non rispondeva al telefono. Infatti la signora mi aveva chiamato ed era preoccupata”. 

 

I SOSPETTI - Con il passare delle ore si addensano i sospetti sulle responsabilità del padre. Secondo quanto riferisce Sky Tg24, il padre era tornato con i bambini da dieci giorni di vacanza e questa sera avrebbe dovuto riconsegnarli alla ex moglie. Non sarebbe avvenuta nessuna fuga di gas e la cucina sarebbe intatta. Le fiamme si sarebbe propagate da sotto il letto dei bambini, dove Andrea e Davide sono poi stati trovati senza vita dai vigili del fuoco.

 

L'INCIDENTE - L'incendio non ha lasciato scampo ai due bimbi, di 9 e 12 anni. Per loro l'intervento dei sanitari del 118 è stato inutile. I due bambini sono morti carbonizzati. I loro corpi sono stati trovati all'interno della casa, nella cameretta. Il più piccolo avrebbe appena finito la terza elementare nella scuola del paese, il più grande avrebbe dovuto frequentare a settembre la terza media nella vicina scuola di Capo di Ponte. Era anche un giocatore della squadra di calcio del paese. Il papà, un quarantenne, è rimasto gravemente ustionato. L'incendio è rimasto circoscritto all'abitazione della famiglia. Per domare le fiamme che hanno devastato l'abitazione sono intervenuti i vigili del fuoco di Darfo e Breno. Sul posto anche i carabinieri della compagnia di Breno, che insieme ai pompieri stanno compiendo i rilievi per determinare la causa del rogo. 

 

IL SINDACO: "RAPPORTI TESI TRA I GENITORI" - Elena Broggi, sindaco di Ono San Pietro, secondo quanto riferito dall'agenzia stampa Ansa ha detto: "E' una tragedia che colpisce l'intera comunità ma prima di fare qualsiasi analisi, dobbiamo capire esattamente cosa è successo. Sappiamo che i genitori erano separati e la situazione era pesante: i rapporti tra loro erano tesi, la donna aveva denunciato minacce e aveva paura che il marito potesse fare qualcosa, ma prima di tutto aspettiamo di capire com'è andata". Il sindaco ha aggiunto che l'uomo è stato estratto vivo dalla casa dai vicini. "Dopo avere udito il fuoco i vicini sono entrati nell'abitazione in fiamme - racconta -. La porta era sfondata. Iacovone era in cucina. L'hanno estratto loro".