Bergamo, 8 maggio 2013 - Scontri pre partita tra tifosi della Juve e dell'Atalanta. Diversamente dalla prime ricostruzioni, non ci sarebbe stato un assalto degli atalantini ai pullman juventini. Sarebbero stati questi ultimi in realta' a scendere dai mezzi, a circa un chilometro dallo stadio, e a far esplodere un grosso petardo, per poi lanciarsi all'inseguimento dei rivali. Le forze dell'ordine hanno sparato lacrimogeni per disperdere i facinorosi.

Dopo pochi minuti gli juventini sono risaliti sugli autobus e sono arrivati allo stadio. Si sono vissuti altri attimi di tensione, con gli juventini che hanno scagliato di tutto contro le forze dell'ordine. Solo l'intervento energico di polizia e carabinieri ha evitato che le due tifoserie entrassero in contatto. Un vigile e' stato investito dal getto di un estintore. Una signora e un ragazzino sono rimasti leggermente feriti. Poi gli ultras sono entrati allo stadio. Ma la pace è durata poco. 

Atalanta-Juventus è infatti stata sospesa per otto minuti al 28' dall'arbitro Guida a causa degli incidenti tra le due tifoserie all'interno dello stadio Azzurri d'Italia. L'allenatore della Juventus Antonio Conte, il centrocampista Claudio Marchisio e il direttore generale dell'Atalanta Pierpaolo Marino si sono adoperati per calmare gli animi dei facinorosi che per diversi minuti hanno continuato a lanciare fumogeni e oggetti sul terreno di gioco. Una volta che la calma è tornata sugli spalti, la gara è ripresa regolarmente.

Sono sei i feriti medicati dal personale della Croce Rossa presente allo stadio. Si tratta di spettatori colpiti dal lancio di piastrelle e pezzi di sanitari, che i tifosi juventini hanno divelto dai bagni e poi lanciato verso il settore vicino occupato dagli atalantini. Nessuno dei sei feriti desta preoccupazione. Tutti sono stati medicati sul posto o portati in ospedale per precauzione. Alla fine la Juventus ha battuto l'Atalanta 1-0.