Venerdì 26 Aprile 2024

Delitto di Venegono, moglie e marito uccisi: un caffè tra un omicidio e l’altro per cento euro

Uccisi per un bottino di cento euro, poche banconote trovate dopo aver massacrato Martino Ferro, 80 anni, nel garage di casa con un pesante martello e bevuto tranquillamente un caffè con Graziella Campiello, 74 anni, prima di strangolarla con il cavo elettrico di una lampada di Corrado Cattaneo

5 - Duplice omicidio a Venegono Inferiore

5 - Duplice omicidio a Venegono Inferiore

Varese, 30 gennaio 2015 - Uccisi per un bottino di cento euro, poche banconote trovate dopo aver massacrato Martino Ferro, 80 anni, nel garage di casa con un pesante martello e bevuto tranquillamente un caffè con Graziella Campiello, 74 anni, prima di strangolarla con il cavo elettrico di una lampada. È così che per gli investigatori si è consumato il duplice delitto di Venegono Inferiore, 26 ore circa prima che i cadaveri dei due pensionati venissero trovati dal figlio, Dario Ferro, 55 anni, accorso nell’abitazione nel tardo pomeriggio di martedì preoccupato per non riuscire a mettersi in contatto con i genitori. Il duplice delitto, stando ai rilievi degli investigatori, coordinati del pm della Procura di Varese, Massimo Politi, sarebbe infatti stato commesso tra le 15 e le 16 di lunedì.  In carcere in attesa dell’interrogatorio di convalida del fermo da mercoledì sera il 28enne Alessandro Lorena, con l’accusa di duplice omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dall’essersi accanito contro due persone che non potevano difendersi in quanto anziane. Stando alla ricostruzione del delitto, e alle ammissioni del giovane, Lorena, che recentemente si era separato dalla moglie e viveva a Castiglione Olona, lunedì pomeriggio sarebbe andato a trovare Martino Ferro, che gli ha offerto alcuni limoni coltivati in una serra. Poi è rincasato e, attorno alle 15, è tornato nella villetta armato della mazzetta con la quale ha aggredito il pensionato colpendolo diverse volte alla testa, senza lasciargli il tempo di chiamare aiuto. È salito quindi al piano superiore dove ha incontrato Graziella Campiello, che gli ha offerto un caffè, senza sospettare che l’uomo avesse ucciso il marito.

Dopo averlo bevuto il 28enne si sarebbe scagliato contro la donna, strangolandola con un filo elettrico strappato da una lampada. Una volta uccisi i coniugi ha frugato in alcuni cassetti, in cerca di denaro, e attorno alle 16 è fuggito portando via solo 100 euro, che ha trovato nel portafogli del pensionato. Si sarebbe trattenuto nella casa, in tutto, per circa un’ora, indossando sempre dei guanti per non lasciare impronte. Lorena si sarebbe poi disfatto della tazzina e del cucchiaino da caffè, che aveva toccato senza guanti, gettandoli in un vicino cestino dei rifiuti. Poi ha nascosto la mazzetta in un campo ed è tornato a casa. Ha dimenticato però di portare via dalla villetta il piattino, che ha lasciato in cucina ancora sporco di caffè. Particolare che avrebbe consentito ai carabinieri di incastrarlo.