Saronno, 6 agosto 2013 - Caccia all’uomo che sabato ha ucciso Maria Angela Granomelli nella sua gioielleria, in quella che è apparsa come una rapina finita in tragedia, culminata forse in un raptus di follia. Ci sarebbe già una rosa di nomi sui quali si stanno concentrando le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Varese e della compagnia di Saronno, coordinati dal pm di Busto Arsizio Nadia Calcaterra. (LE FOTO DELLA GIOIELLERIA DOVE E' AVVENUTO L'OMICIDIO)

Gli investigatori stanno lavorando senza sosta sulla base degli indizi raccolti. Il volto dell’aggressore - un uomo di circa 35 anni, leggermente stempiato e di carnagione chiara - ricavato dal filmato delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno del negozio, che hanno ripreso l’omicidio. E le numerose impronte digitali rilevate sul luogo del delitto, ancora al vaglio del Ris di Parma attraverso il attraverso il Sistema Automatizzato di identificazione impronte (Afis) che permette il confronto con quelle già schedate dalle forze dell’ordine.

Dopo il delitto l’aggressore, che ha agito a volto scoperto, non si è preoccupato di nascondere le sue tracce. Intanto sono stati ascoltati dai carabinieri alcuni dei negozianti della zona, in cerca di testimoni che potrebbero aver notato il passaggio dell’uomo o movimenti sospetti davanti al negozio prima della rapina. La gente è sotto choc, dopo la prima ricostruzione del delitto. L’uomo attorno alle 16.20 di sabato è entrato nella gioielleria «Il dono di Tiffany» in corso Italia, nel centro di Saronno, comportandosi come un normale cliente. La negoziante ha chiuso a chiave la porta d’ingresso, come avviene sempre per ragioni di sicurezza, e per circa 45 minuti l’uomo si e’ fatto mostrare collane e braccialetti con un atteggiamento definito dagli investigatori che hanno visionato i filmati «tranquillo e rilassato».

Attorno alle 17 la negoziante si è chinata per raccogliere un monile, l’aggressore ha afferrato un portagioie e l’ha colpita alla testa, continuando poi a infierire con calci e pugni su tutto il corpo per una trentina di secondi. La vittima si e’ accasciata a terra dietro il bancone, dove il marito ha ritrovato il cadavere. Dopo l’omicidio l’uomo ha cercato le chiavi della porta sul retro, ha nascosto nel portagioie alcuni monili ed è fuggito dall’ingresso che si affaccia su un cortile adiacente al negozio. Secondo una prima stima, il valore dei gioielli sottratti ammonta a poche centinaia di euro.

di Andrea Gianni