Pieve Emanuele (Milano), 17 gennaio 2014 - Multe stracciate e pass auto per disabili falsi. Che ci fosse del marcio al Comando della Polizia locale di Pieve Emanuele era stato già ipotizzato il 26 febbraio del 2013, quando l’allora comandante Tiziano Boselli aveva presentato le dimissioni al sindaco Paolo Festa perché raggiunto da avvisi di garanzia. Per questo era stato immediatamente destinato ad altro incarico.

Tutto ha inizio a marzo del 2012 quando tre agenti della Polizia locale, uno oggi in pensione e altri due trasferiti in altri Comandi, scoperto il giro di mazzette decisero di fare un esposto alla Procura della Repubblica. La denuncia presentata contro il comandante Boselli e il vice, Lucia Dioli, verte sui pass auto per disabili, concessi con troppa facilità, e su alcune contravvenzioni cancellate.

Dopo pochi mesi, a ottobre del 2012, l’indagine avviata dal Tribunale di Milano entra nel vivo. Le Fiamme gialle della Compagnia di Magenta con alcuni stratagemmi riescono a piazzare videocamere all’interno dell’ufficio del comandante Boselli. A dicembre dello stesso anno, prima ancora che giungano gli avvisi di garanzia agli indagati, al Comando decidono di effettuare una verifica sui pass auto per disabili concessi ai cittadini: da 800 vengono ridotti a soli 300. A fine febbraio arrivano gli avvisi di garanzia nei confronti dei vertici del Comando della polizia locale. Ma è il 26 di febbraio che con imbarazzo il sindaco Festa riceve da parte dei due ufficiali le dimissioni. All’oscuro di tutto, essendo stato eletto pochi mesi prima, il sindaco decide di destinarli ad altri incarichi in attesa degli esiti delle indagini. Le indagini proseguono fino a pochi giorni fa quando dal Tribunale scattano i primi provvedimenti che hanno portato ieri agli arresti domiciliari Boselli. I finanzieri hanno sequestrato 5.200 euro in contanti e documenti ritenuti utili per l’inchiesta che vede indagate altre 13 persone per il reato di falso. Per Boselli invece le accuse sono truffa, falso e frode informatica. Oltre ai passi per disabili e alle contravvenzioni stracciate è emerso anche un sistema che consentiva agli automobilisti indisciplinati di non perdere i punti sulla patente. Boselli suggeriva di dichiarare che alla guida c’erano cittadini stranieri dei quali forniva copia delle patenti: la Gdf ha sequestrato alcuni di questi documenti.

Per ora le indagini hanno riguardato solo un preciso periodo, da ottobre del 2012 a marzo del 2013, quando erano state scontate multe a 18 automobilisti e rilasciati dieci pass per invalidi non corredati dalla certificazione prevista dalla Asl. Ma la denuncia presentata dai tre agenti risale a inizio 2012 e lascia presupporre che gli illeciti siano molti di più. Nelle indagini l’ex vicecomandante Lucia Dioli è coinvolta in maniera marginale: non sarebbe coinvolta direttamente nel giro di mazzette e in quello dei permessi per disabili. Gli altri indagati sono un dirigente del Comune e dieci automobilisti che hanno ottenuto pass senza documentazione o con documentazione falsa. Boselli evitava ai multati di finire nelle mani di Equitalia, in cambio di danaro.

di Massimiliano Saggese