Milano, 16 gennaio 2014 - Riceveva i multati nel suo ufficio e gli prometteva uno ‘sconto’ sulle contravvenzioni in cambio di denaro. Con le accuse di falso, truffa e frode informatica, gli uomini della Guardia di Finanza di Magenta hanno arrestato l’ex comandante dei vigili urbani di Pieve Emanuele, comune nell’hinterland milanese.

Il comandante chiamava personalmente nel suo ufficio gli automobilisti indisciplinati e, dopo avere intascato in contanti i soldi chiesti per ‘sanare’ l’infrazione, rilasciava regolare ricevuta e cancellava dal sistema informatico la multa. Nei quattro mesi di indagini, condotte anche attraverso le intercettazioni, gli investigatori hanno calcolato che si e’ intascato 10mila euro, anche per la concessione di finti pass per invalidi. Il comandante si e’ dimesso nei mesi scorsi dopo essere stato perquisito. L’inchiesta e’ stata coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dal pm Antonio D’Alessio. 

Le indagini erano partite a seguito della denuncia di alcuni agenti della polizia locale. Dopo avere ricevuto un avviso di garanzia nel febbraio scorso il Comandante, Tiziano Boselli, era stato spostato su sua richiesta ad altro incarico nel Comune per il quale lavora da 40 anni. L'ex capo dei Vigili e' stato messo ai domiciliari.

Nelle conversazioni intercettate il Comandante dei Vigili di Pieve Emanuele (Milano) sembra rappresentarsi come una sorta di ‘Robin Hood’, che evitava ai cittadini di essere vessati da Equitalia. “Io le dico la verita’...- dice parlando con una donna il 17 febbraio 2012 - in questo momento sto infrangendo la legge pero’ vabbe’, male che vada cosa vuoi che mi fanno...mi potranno condannare per che cosa? Per aver fatto del bene alle persone?”.

Fonte Agi