San Donato punta tutto sulla sicurezza

A contrasto dei reati contro il patrimonio, il sindaco promette controlli e sinergie con le polizie locali dei comuni vicini

Telecamere, monitor e agenti sul territorio: gli ingredienti della nuova ricetta

Telecamere, monitor e agenti sul territorio: gli ingredienti della nuova ricetta

San Donato Milanese (Milano), 20 febbraio 2018 - Inizia una nuova era per la sicurezza cittadina: il modello anticrimine del sindaco newyorkese Giuliani approda a San Donato. Andrea Checchi spinge l’acceleratore sul controllo della città, il contrasto dei reati, la formazione antitruffa. E a fare da collante al progetto, saranno delle azioni ad ampio raggio per favorire la coesione sociale e prevenire i reati. Ma non solo. La teoria delle “finestre rotte”, applicata ai tempi del sindaco Rudolph Giuliani per combattere il crimine nella metropolitana di New York con la repressione dei piccoli reati per innescare un effetto a catena sulla sicurezza, è entrata nelle linee guida del progetto sicurezza sandonatese, presentato in anteprima alla neonata Commissione sulla coesione sociale e sicurezza urbana.

«Voglio creare delle sinergie forti sul territorio: dialogherò con i sindaci di San Giuliano e Peschiera per mettere a sistema le polizie locali delle tre città, aprirò un tavolo di coordinamento permanente per avviare una collaborazione efficace tra le forze dell’ordine, assumerò entro l’anno quattro agenti e un ufficiale per ampliare l’organico dei vigili», annuncia il primo cittadino Andrea Checchi. Il piano sicurezza punta su un mix tra formazione dei cittadini, prevenzione dei reati, controllo palmo a palmo dei quartieri più esposti alla criminalità.

«Metterò le telecamere ai varchi per controllare le auto che entrano in città: il progetto di massima è già pronto e investiremo 300mila euro nei prossimi due anni», continua il sindaco. Ma non solo. «Oltre al contrasto dei reati – aggiunge Checchi –, il piano sicurezza prevede la riqualificazione e il recupero dei siti periferici e azioni sul modello “Broken Windows” applicato da Giuliani: interventi rapidi sul decoro urbano nei casi di vandalismo, il potenziamento dell’illuminazione pubblica sui passaggio pedonali, azioni dirette sui reati compiuti dai giovanissimi, come negli ultimi casi che hanno riguardato le scritte indecenti sui muri e i cassonetti saltati».

L’operazione messa in campo di Giuliani, da cui era partita l’idea della tolleranza zero, consisteva semplicemente nel far pagare il biglietto ai viaggiatori. Questo era bastato a cancellare l’idea che la metropolitana fosse una zona abbandonata e senza regole, producendo un crollo delle attività criminali. «L’anno scorso, insieme ai carabinieri, abbiamo spiegato agli anziani come evitare di cadere nel tranello delle truffe – ricorda Checchi –. L’attività di formazione continuerà sia sui cittadini anziani, sia sugli adulti e le giovani generazioni per promuovere la legalità e il rispetto delle regole, a partire dalla sosta in doppia fila al mancato pagamento dei mezzi pubblici. è una strategia complessiva che fonda la sicurezza sulla coesione sociale, solo così otterremo effetti positivi di lunga data».