L’edicolante ingabbiato dal cantiere a Rozzano: "Così non entra più nessun cliente"

Il negozio di Luca Manolio circondato dalla transenne del tram 15

Luca Manolio, titolare dell’edicola di piazza Foglia

Luca Manolio, titolare dell’edicola di piazza Foglia

Rozzano (Milano), 28 luglio 2017 - I comercianti del centro cittadino sono con l’acqua alla gola e puntano il dito contro il cantiere eterno (nove anni) del tram 15. Incassi ridotti anche del 70% per gli esercenti della zona, costretti comunque a pagare affitti, tasse e imposte. In alcuni casi le attività commerciali sono praticamente ingabbiate dalle transenne del cantiere e dunque difficilmente raggiungibili anche a piedi. Ieri pomeriggio alcuni esponenti di Confcommercio e di alcune forze politiche (Sei Rozzano e Cinque Stelle) si sono dati appuntamento alle 18.30 per portare solidarietà ai titolari della attività commerciali, molte delle quali a rischio chiusura.

«In questi anni abbiamo perso il 60% del fatturato - spiega Luca Manolio, titolare dell’edicola di piazza Foglia  –. Ho investito tanto in questa attività per renderla più accogliente e funzionale e ora vengo inghiottito dal cantiere. In questo modo non verrà proprio più nessuno a fare  acquisti da me». Il titolare dell’edicola si è anche visto recapitare una cartella con la richiesta di pagamento delle more per la Cosap.

«Ogni anno abbiamo sempre pagato la tassa per la concessione del suolo. Quest’anno solo alcune rate, non nelle scadenze prestabilite, a causa della mancanza di incassi. Al posto di venirci incontro ci hanno applicato anche la mora». Al presidio  di solidarietà c’era anche Francesco Belluscio di Confcommercio. «Siamo vicini ai commercianti e stiamo vigilando su due bandi che serviranno per aiutarli commercianti. Uno di 300 mila euro, soldi provenienti dall’ampliamento del centro commerciale Fiordaliso e l’altro, di cui ancora non si conosce l’importo, per i disagi subiti in maniera diretta dai commercianti a causa del cantiere». Anche su alcuni profili Facebook rozzanesi i cittadini vengono invitati a fare acquisto in queste attività del centro, fra cui quelle di viale Liguria, per evitare che chiudano per sempre.