Melegnano, il mercato resta sorvegliato speciale: "Ma non lo facciamo per la Bindi"

Il Comune: guardia alta a prescindere dagli avvertimenti antimafia

I controlli anti abusivismo

I controlli anti abusivismo

Melegnano (Milano), 30 gennaio 2017 - Abusivismo commerciale e rischio d’infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Resta alta l’attenzione sul mercato cittadino dopo le recenti dichiarazioni di Rosy Bindi, presidente della Commissione parlamentare anti-mafia che, dietro segnalazione di Confcommercio, in un recente intervento a Milano ha citato Melegnano come uno fra i Comuni su cui è necessario vigilare. Il riferimento è alla presenza di ambulanti di frodo fra le bancarelle del giovedì e della domenica. Un fenomeno dietro cui potrebbe nascondersi la longa manus della criminalità organizzata.

Proprio al mercato, ieri, sono scattati gli ennesimi controlli. In un centro storico blindato, un cordone di forze dell’ordine ha scoraggiato la presenza degli ambulanti irregolari, che hanno desistito dal posizionare la propria merce. Le vie a ridosso del municipio sono rimaste per ore un sorvegliato speciale. In azione cinque agenti della Polizia locale di Melegnano e dieci colleghi di Milano, oltre a carabinieri e militari della Guardia di finanza.

«Quello di stamattina (ieri per chi legge, ndr) non è un intervento una tantum in seguito alle dichiarazioni della Bindi – precisa l’assessore alla Sicurezza Fabio Raimondo – Sul tema dell’abusivismo la nostra amministrazione ha sempre tenuto alta la guardia, tant’è che, in più di un’occasione, l’opposizione ci ha contestato l’eccessiva militarizzazione del mercato. Restiamo convinti dell’importanza di presidiare l’area. Abbiamo anche attivato una convenzione con la Polizia locale di Milano, a supporto dei nostri agenti, e anche di carabinieri e Gdf. Gli interventi proseguiranno».

Sulle recenti dichiarazioni della Commissione parlamentare è intervenuto anche l’Osservatorio contro le mafie del Sud Milano. «Sono affermazioni che vanno prese in seria considerazione – commenta la presidente Stefania Rossi – Proporremo a tutti i Comuni aderenti al protocollo d’intesa per la legalità (15 realtà del Sud Milano e due del Lodigiano, ndr) l’istituzione di una commissione comunale antimafia quale strumento per indirizzare l’amministrazione nell’attività di prevenzione e contrasto».