Stoccafisso indigesto e fiera solidale, Corsico è ancora nella bufera

Sì alla sagra organizzata dal parente di un boss, bocciato invece il mercatino

Il sindaco Filippo Errante

Il sindaco Filippo Errante

Corsico (Milano), 2 dicembre 2016 - "Si vede che alle arance preferiscono il merluzzo". I commenti sui social network possono essere caustici, soprattutto da parte di chi si è visto cancellare una manifestazione che parlava di solidarietà e volontariato. Le arance a cui si riferisce il commento sono quelle che l’associazione "LiberaMente" di Corsico compra dai produttori siciliani, quelli che non sfruttano e non pagano in nero i raccoglitori, per poi rivendere la frutta con fini benefici. Lo chiamano progetto Arancia Metalmeccanica. Il merluzzo è invece quello del caso stocco, il pesce protagonista della sagra di Corsico promossa, tra gli altri, da un parente di un boss della ’ndrangheta. Una festa patrocinata dal Comune dell’hinterland milanese e infine cancellata nell’imbarazzo generale per quel nome a dir poco scomodo. Insomma, a Corsico, sì al patrocinio alla kermesse in odore di clan e no a "LiberaMente", l’associazione delle arance che in città organizza da dodici anni anche la fiera equosolidale "Diversificando".

Siamo a marzo, il gruppo fa la consueta richiesta: "Lo spazio, cioè una palestra, elettricità, tavoli, sedie, il solito insomma", racconta il presidente dell’associazione Giampiero Camito. Ma, diversamente dal solito, arriva la comunicazione di diniego firmata dal Comune: "L’amministrazione non intende sostenere in alcun modo la consueta iniziativa". Le motivazioni? "Mancanza di rispetto istituzionale. Molti hanno fatto quello che volevano, ora si cambia registro".

È un "No", insomma. E si allinea agli altri "no" clamorosi di questa amministrazione di centrodestra. L’ultimo in ordine cronologico è il rifiuto del sindaco Filippo Errante e dell’intera maggioranza alla proposta di intitolare una strada alla testimone di giustizia Lea Garofalo, uccisa dalla ’ndrangheta. Per la maggioranza è una "provocazione politica". Più datato ma non meno fragoroso il "no" al pranzo in mensa ai figli dei genitori che non pagano la refezione scolastica. Una scelta impopolare che, a onor del vero, ha permesso al Comune di recuperare una buona parte dei crediti (oltre un milione di euro) non ancora riscossi, attirando però critiche pesantissime.

In riferimento a questo articolo, il Comune di Corsico chiede che venga pubblicato quanto segue: "L’Amministrazione comunale di Corsico non ha mai negato ad alcuna associazione l'organizzazione di iniziative di solidarietà, di cooperazione sociale, di aiuto. Né tantomeno proposte finalizzate a sensibilizzare le persone su tematiche come il rispetto dei diritti umani e la pace tra i popoli. Ha concesso il patrocinio agli organizzatori della manifestazione ‘Diversificando’ nel 2015 precisando agli stessi che, essendo un’iniziativa di zona, sarebbe stato preferibile, come già avvenuto in passato, procedere con l’organizzazione dell’edizione 2016 in un altro Comune. L’assessore all'associazionismo Giacomo Di Capua non ha mai dichiarato che la fiera è “inadatta al territorio” e nemmeno che “ha mancato di rispetto all’amministrazione”. Ha invece affermato che non si possono utilizzare manifestazioni patrocinate dall’ente locale e organizzare, all’interno degli stessi spazi, raccolte firme contro il Comune stesso. Gli accostamenti, poi, della manifestazione territoriale Diversificando con il Festival dello stocco annullato dal sindaco, così come con la vicenda della refezione scolastica fatti nell'articolo online sono palesemente impropri. Inoltre, le iniziative per la raccolta fondi destinati alla ricostruzione post terremoto promossa dall'Amministrazione comunale proseguono, con la collaborazione di numerose associazioni, commercianti e cittadini".