Corsico, "Vivo raccontando storie"

Luca Chieregato si racconta

 Luca Chieregato

Luca Chieregato

Corsico (Milano), 7 maggio 2017 - Il suo pubblico, non ha età. Ad ascoltarlo, mentre nelle piazze, nei giardini, in riva al mare o sulle sponde del Naviglio racconta le sue storie, le sue filastrocche, si fermano tutti: grandi e piccini vengono catturati dalle sue parole, dai suoi racconti. Con il naso all’insù, escono dalla realtà e lo seguono in mondi fantastici dove i topolini parlano, le persone misurano i sentimenti o le stagioni litigano. Lui è Luca Chieregato, il cantastorie. Nato a Corsico, è un artista di strada, un uomo che è stato capace di realizzare un sogno e trasformare la sua passione in un mestiere. Con i suoi costumi, le sue scenografie e le sue scatole magiche che racchiudono le sue opere, è pronto, ogni volta che si presenta l’occasione, a trasportare i passanti e i sognatori in un mondo magico, non sempre distante dalla realtà. Un mondo nel quale immergersi, riconoscersi e dove trovare desideri o ricordi nascosti in qualche cassetto del cervello, o del cuore. «Le favole sono specchi dove riconoscersi - ha spiegato Luca, 41 anni - alcune sono più recenti, altre arrivano da lontano ma, tutte, sono legate ad un messaggio personale. Quando penso, scrivo e racconto io so dove voglio arrivare, ma è bello scoprire, anche, che chi mi ascolta non solo capisce il messaggio, ma riesce ad andare oltre». Una passione che viene da lontano, la sua. Aveva solo 17 anni quando è esploso il suo amore per la scrittura e poi per il teatro. Dopo gli studi come perito grafico, forse per seguire le orme del padre tipografo, Luca ha poi sterzato bruscamente, lasciando le gabbie rigide degli schemi per lasciar spazio a immensi fogli bianchi dove prendono forma fantasia e arte. Dopo le scuole, come obiettore ad Arluno, in una biblioteca, ha iniziato a muovere i primi passi come animatore sociale, poi ha sperimentato il teatro sia come scrittore che come attore che, ancora, come regista. «All’inizio scrivevo storie - racconta - poi, però, non trovando sbocchi ho deciso di buttarmi nel libero mercato e di cogliere ogni occasione per raccontarle». Così, ispirandosi a Gianni Rodari, con un repertorio di 105 storie e filastrocche da lui inventate, gira le piazze regalando momenti felici e spensierati. Spesso solo, a volte con la figlia Linda, che in qualche occasione lo segue, ma che sicuramente è una grande ispirazione per molti racconti. «Oltre a fare il cantastorie - spiega - quando sono chiamato faccio l’attore e il regista di teatro. Grazie al teatro, inoltre, tengo corsi di formazione al personale nelle aziende. La recitazione, infatti, è un vero toccasana per chi si deve relazionare, per imparare a parlare in pubblico o per saper comunicare in modo efficace».