Timbrava e tornava a casa a Buccinasco, stavolta il furbetto è un vigile

Il sindaco Rino Pruiti: "Siamo di fronte a una condotta grave ed è un preciso dovere dell’ente non chiudere gli occhi e applicare le sanzioni"

Sconcerto nella polizia locale dopo la scoperta del "fattaccio"

Sconcerto nella polizia locale dopo la scoperta del "fattaccio"

Buccinasco (Milano), 17 ottobre 2017 - Timbrava  il cartellino ma, anziché iniziare il servizio, faceva dietrofront e tornava a casa. Per lui, un agente di polizia locale, sei mesi di sospensione. È successo a Buccinasco, Comune della prima cintura metropolitana milanese. Dopo il licenziamento, nel mese di luglio, di una dipendente condannata per aver sottratto indebitamente soldi dalle casse comunali, l’ufficio provvedimenti disciplinari è stato impegnato nella valutazione di quello che ormai è considerato un «vizietto» presente a Nord come a sud della nostra penisola.

«Non entronel merito del caso specifico - dichiara il sindaco di Buccinasco, Rino Pruiti - per il rispetto della privacy del dipendente e degli uffici coinvolti, ma di certo siamo di fronte a una condotta grave ed è un preciso dovere dell’ente, nella fattispecie dell’ufficio per i provvedimenti disciplinari, non chiudere gli occhi e applicare le sanzioni previste dalle disposizioni normative. Seguiamo quindi la linea intrapresa, ognuno deve fare il proprio dovere e non è possibile tollerare comportamenti contrari al Codice di comportamento dei dipendenti pubblici». Tra le mura del palazzo municipale , sulla vicenda, vige il più stretto riservo. L’unica certezza è che la sanzione disposta nei confronti del dipendente è un castigo importante, inferiore «solo» al licenziamento.

La punizione lascia presupporre che non fosse la prima volta che comportamenti anomali, relativi all’agente, venissero portati all’attenzione dei vertici dell’Amministrazione. Segnalazioni che potrebbero essere giunte in forme non scritte o documentate come quella che ha fatto scattare il provvedimento. Ma il furbetto del cartellino non è che l’ultimo, in ordine di tempo, dipendente del comune buccinaschese il cui atteggiamento è stato passato ai raggi X dall’ufficio disciplinare. Si attendono infatti le motivazioni della sentenza di condanna di stalking emessa nei confronti di un altro dipendete pubblico prima che l’ente si esprima dal punto di vista disciplinare.