Caso Mediaset, pg chiede atti Ruby Ter per eventuale no alla pena estinta

Il pg valuterà se presentare un ricorso al Tribunale della Sorveglianza per far annullare l’ordinanza con la quale è stata dichiarata espiata la pena inflitta all’ex premier. Secondo l'interpretazione della Procura, il leader di Forza Italia avrebbe commesso in maniera continuativa un reato - corruzione di testimoni - anche durante lo svolgimento del periodo di affidamento in prova ai servizi sociali

Silvio Berlusconi (Ansa)

Silvio Berlusconi (Ansa)

Milano, 20 aprile 2015 - Nei giorni precedenti all’udienza sull’espiazione della pena di Silvio Berlusconi, il pg di Milano Antonio Lamanna ha chiesto alcuni atti del processo Ruby ter ai pm che indagano sul nuovo filone scaturito dalle rivelazioni della giovane marocchina. Il pg, sulla base della lettura di questi atti, valuterà se presentare un ricorso al Tribunale della Sorveglianza per far annullare l’ordinanza con la quale il 14 aprile scorso e’ stata dichiarata espiata la pena inflitta all’ex premier per il ‘caso’ Mediaset.  Per il momento, stando a quanto si apprende in ambienti giudiziari milanesi, si tratta solo di una delle varie ipotesi sul tavolo.

La decisione definitiva spetta comunque al sostituto pg Filippo La Manna: il quale, nei giorni scorsi, ha chiesto e ottenuto alcuni atti di indagine relativi all'inchiesta Ruby ter, che vede l'ex capo del governo indagato per presunta corruzione in atti giudiziari. Tra le altre carte arrivate sulla sua scrivania, ci sono alcuni documenti che dimostrerebbero come Berlusconi abbia continuato a pagare fino al 17 febbraio scorso alcune ragazze ospitate nelle serate di Arcore, ascoltate come testimoni nei processi Ruby e Ruby bis e ora finite sotto indagine nel terzo filone d'inchiesta soprannominato Ruby ter.

Secondo l'interpretazione della Procura, insomma, il leader di Forza Italia avrebbe commesso in maniera continuativa un reato - corruzione di testimoni - anche durante lo svolgimento del periodo di affidamento in prova ai servizi come pena alternativa alla condanna Mediaset. Fatto, questo, che - se dimostrato - potrebbe mettere a rischio l'estinzione pena appena incassata da Berlusconi (l'ordinanza del Tribunale di Sorveglianza è datata 14 aprile) per il caso Mediaset. I pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio hanno inoltre allegato agli altri atti di indagine trasmessi alla Procura Generale copia della sentenza definitiva della Cassazione sul cosiddetto caso Mills, caso analogo al Ruby ter perché riguardava una presunta corruzione di Berlusconi "susseguente" alla presunta falsa testimonianza del legale britannico. La Manna è ancora in attesa dell'ordinanza emessa settimana scorsa dal Tribunale di Sorveglianza. Una volta notificato quel documento, avrà 15 giorni di tempo per schierarsi formalmente contro il provvedimento che ha sancito l'estinzione della pena di Berlusconi.