Sfratti e dimissioni, lo sport nel caos a Cormano

Il direttivo Asic lascia in polemica col Comune, il club senza campo

L’impianto della polemica

L’impianto della polemica

Cormano (Milano), 14 gennaio 2017 - Un direttivo dimissionario, un club che rischia di trovarsi «sfrattato» e senza campi da gioco e una finestra di dialogo che ha sempre funzionato e che invece da un giorno con l’altro si chiude di netto. Il mondo dello sport di Cormano sta vivendo ore di agitazione e di vero caos a seguito delle dimissioni del direttivo Asic, Associazione Sport Insieme Cormano, annunciate nei giorni scorsi. Dimissioni che, a ben guardare, sono solo la punta di un iceberg che si sta piano piano sciogliendo. Asic nasce nel 2008 e diventa operativa nel 2009 come polisportiva formata da tutte le associazioni sportive del territorio che ha il compito di tenere i rapporti con l’amministrazione e alla quale proprio il Comune ha affidato la gestione degli impianti cittadini.

Il direttivo di Asic si è dimesso per attriti col Comune e il motivo del contendere è legato al centro sportivo di via Europa, in parte gestito da Acli e in parte «promesso» dall’amministrazione ad Asic. La quale era da tempo seduta al tavolo con l’amministrazione e aveva presentato una manifestazione di interessi per la gestione organizzativa della struttura, con tanto di investimenti migliorativi a bilancio. «Purtroppo la trattativa è andata in fumo. L’amministrazione non ha accolto nessuna richiesta presentata dal direttivo, a cominciare dalla suddivisione dei contatori di acqua, luce e gas e dall’apertura di un ingresso pedonale in prossimità di via Filzi».

Uno degli scogli su cui si è incagliata la discussione è il periodo della concessione: «Ci hanno proposto un anno. Una concessione di 12 anni ci avrebbe permesso di fare degli investimenti vantaggiosi per le due parti. Il direttivo rimette il proprio mandato nelle mani delle associazioni con effetto immediato ed entro fine gennaio verranno indette nuove elezioni», dice Carlo Cigognani, presidente di Asic. Un quadro complesso nel quale si inserisce anche la vicenda di Ascob, club di calcio che al momento si trova dinanzi un futuro davvero incerto. Infatti nel 2015 il Comune di Cormano aveva venduto l’area del campo della società promettendo, con i soldi dell’alienazione, investimenti sul centro sportivo di via Europa. Ora manca l’uno e gli altri: cioè Ascob è senza un campo da gioco e il Comune non ha mai fatto investimenti sul centro di via Europa.

«Non ci sono nemmeno gli spogliatoi. E il 30 giugno dovremmo lasciare il campo di via Somalia», aggiunge il vice presidente di Ascob, Stefano Colombi. «Speriamo che il dialogo si riapra. Siamo in stallo ma è chiaro che per noi l’interlocutore più valido resta Asic. Mi spenderò personalmente per dialogare con le società sportive e cercare il prima possibile un accordo», la promessa dell’assessore allo Sport, Marco Baronio.