Cinisello, Sant'Eusebio rimane sotto assedio dopo lo sgombero degli abusivi

I cinque alloggi liberati dagli abusivi sono stati assegnati in modo pressoché contestuale per evitare nuovi fenomeni di occupazione. Continua il presidio delle forze dell'ordine

A Cinisello le forze dell'ordine hanno preso d'assedio in quartiere di Sant'Eusebio

A Cinisello le forze dell'ordine hanno preso d'assedio in quartiere di Sant'Eusebio

Cinisello Balsamo (Milano), 25 agosto 2016 - Un silenzio quasi surreale per un quartiere abituato a vivere intensamente. Ieri mattina tra i Palazzoni del rione Sant’Eusebio regnava la calma, anche se solo apparente. Ventiquattro ore prima le forze dell’ordine hanno preso d’assedio la zona, per mettere a segno lo sgombero di cinque alloggi Aler, occupati abusivamente negli ultimi due anni, spesso da parenti di famiglie già presenti nei palazzi.

Per tutta la notte le forze dell’ordine hanno presidiato il quartiere e anche ieri mattina sono stati rinforzati i passaggi delle pattuglie della polizia nelle strade, per evitare il ripetersi delle tensioni registrate nel maggio scorso, in occasione di un primo tentativo di sgombero, fallito tra le contestazioni degli occupanti abusivi. Questa volta pare si sia fatto tutto il necessario per evitare la marcia indietro, o peggio ancora le contestazioni che finiscono per mettere insieme anime del quartiere molto diverse tra loro. I cinque alloggi sono stati assegnati in modo pressoché contestuale alla procedura di sgombero degli abusivi. Due delle case sono state affidate a una cooperativa che dovrà attivare servizi per persone con disagio sociale. Altri due sono stati assegnati a famiglie (una italiana ed una straniera), identificate attraverso le graduatorie. I tecnici hanno proceduto alla sostituzione delle porte ed hanno installato impianti antifurto. E’ stata attività anche una vigilanza notturna che resterà in servizio fino al momento dell’ingresso dei nuovi assegnatari. 

Dal momento dell’assegnazione una eventuale occupazione abusiva avrà conseguenze più gravi, in quanto si commetterà il reato di violazione di domicilio. Rispetto al passato, quando i tecnici Aler e le forze dell’ordine erano stati sorpresi dalla violenta reazione degli sgomberati, questa volta si è agito molto sul piano legale. Dal momento dell’inizio del blitz, ogni fase dell’intervento delle forze dell’ordine è stato registrato con telecamere digitali collegate in diretta con la Questura di Milano. Anche i momenti di tensione che si sono consumati nella mattinata, e che sono culminati con il ferimento di due agenti presi a bastonate da alcuni dei contestatori, sono stati registrati e probabilmente avranno uno strascico giudiziario.

L’esasperazione delle famigliesfrattate è tangibile nel quartiere. Ma Aler aveva già annunciato da tempo che quegli alloggi sarebbero stati liberati e quella di martedì mattina è sembrata un po’ la resa dei conti tra l’ente delle case popolari e gli abusivi. Nella serata di ieri il quartiere è stato interessato da un ulteriore servizio straordinario di controllo del territorio. Gli agenti della Anticrimine hanno eseguito controlli e posti di blocco nella zona.