Rinasce sotto l’ala del Dragone il centro sportivo Boccaccio

Sesto San Giovanni, affidato al cinese Lu Rong il recupero dell’impianto comunale di Rosario Palazzolo

Alberto Lu Rong e l'inizio dei lavori al centro sportivo Boccaccio (Spf)

Alberto Lu Rong e l'inizio dei lavori al centro sportivo Boccaccio (Spf)

Sesto San Giovanni, 19 agosto 2014 - Il centro sportivo Boccaccio può finalmente tornare a vivere. In agosto la società sportiva Sesto Football 2012, guidata dall’imprenditore cinese Alberto Lu Rong, titolare di un bar in città, ha cominciato i lavori di ripristino della struttura comunale che sorge tra le vie Boccaccio e Pirandello. Obiettivo: riaprire entro ottobre. Dopo oltre un anno di completo abbandono, l’impianto si prepara a tornare operativo con un programma di interventi di almeno tre anni. I lavori sono cominciati da alcuni giorni ma ieri mattina Alberto Lu Rong ha seguito personalmente il primo taglio d’erba. «Non è un semplice taglio d’erba, ma piuttosto l’inizio della riqualificazione del campo – racconta il patron della società sportiva sestese nata nel 2012 -. Il taglio ci consentirà di valutare le condizioni del terreno per poi procedere al completo rifacimento del manto verde. Un intervento da 15mila euro».

E poi aggiunge: «Vogliamo che entro la primavera prossima diventi come il campo di San Siro». Almeno fino alla fine dell’anno non sarà possibile utilizzarlo per giocare. «Abbiamo già eseguito i lavori di posa del nuovo sistema di irrigazione, perché quello che ci ha consegnato il Comune non era funzionante – spiega ancora Lu Rong -. Per alcuni mesi il manto dovrà essere curato e irrigato. Dal prossimo anno sarà usato solamente per le partite ufficiali. Per l’allenamento ci sarà il campo adiacente, ma continueremo anche ad utilizzare il campo di via Manin e quello dell’oratorio per le squadre giovanili». 

Intanto prende forma il progetto per il rilancio del centro sportivo Boccaccio-Pertini che il Comune ha assegnato in convenzione alla società sportiva Sesto 2012 per un periodo di 15 anni. L’imprenditore cinese si è attorniato di cinque soci italiani per garantire un investimento di circa 180mila euro. Con lui il vicepresidente Piergiorgio Calegari, il co-presidente Alessandro Pettinazi, Raffaele Fabbrizio, Alberto Galbiati e Giulio Povia. L’assegnazione era avvenuta un anno fa, ma sono stati necessari altri nove mesi per giungere alla firma del contratto. In autunno, quando l’area verrà riaperta al pubblico, saranno operativi anche due campi da calcetto scoperti e un’area giochi per i bambini. Scomparirà il tennis. «La nostra idea è riqualificare le aree verdi interne perché possano essere frequentate dalle famiglie», conferma il presidente. Entro un anno verrà rilanciato il bar ristorante, mentre entro tre anni si punta a riqualificare la vecchia pista di pattinaggio». 

rosario.palazzolo@ilgiorno.net