La Storia di Rho si affaccia sul futuro: "Anticipiamo il nuovo teatro"

In attesa del vero polo culturale in fase di realizzazione, sulle ceneri della Diana De Silva uno spettacolo di rievocazione con le figure illustri che hanno caratterizzato la città

Il rendering del futuro teatro

Il rendering del futuro teatro

Rho (Milano), 29 aprile 2016 - Il teatro non c’è ancora, ma attori amatoriali e associazioni culturali sì, e domenica saranno i protagonisti dello spettacolo "Dalle radici, un nuovo teatro, cantiere aperto sulla storia di Rho". Succede nel cantiere dell’ex Diana De Silva, la fabbrica di profumi che nei mesi scorsi è stata completamente smantellata per fare spazio al nuovo cinema-teatro. Oggi, dove una volta c’erano capannoni e uffici ci sono macerie, trivelle al lavoro e asfalto. Tra qualche anno ci sarà il teatro con palcoscenico, sipario e platea. In attesa di tutto questo e prima dell’inizio ufficiale dei lavori, il comitato "Teatro Civico delle Radici e delle Visioni" ha voluto organizzare una performance nella parte agibile e accessibile del cantiere.

"Sono più di trenta le associazioni che hanno aderito alla costituzione del Comitato per il nuovo teatro cittadino - spiega Massimiliano Mancia, direttore artistico del Teatro Armadillo - uno degli obiettivi è quello di promuovere la partecipazione dei cittadini al percorso di realizzazione della nuova struttura teatrale in modo che essi la possano identificare come luogo di appartenenza e di condivisione culturale".Nel comitato ci sono, tra gli altri, Paola Pessina della Biblioteca Popolare che si occupa delle ricerche storiche, Barbara Marascio presidente di Accaduerho, Maria Giovanna Lagonigro (Associazione Rosa per la vita), Laura Banfi (Il Cortile) e lo storico locale Piero Airaghi.

Lo spettacolo si terrà alle 17 e in caso di maltempo si svolgerà nel Centro Anziani Ricreativo Rhodense di via Castelli Fiorenza 23. Il filo narrativo è una sorta di rievocazione storica: all’ingresso del cantiere verrà allestita una grande porta e il servizio d’ordine sarà affidato a due guardie molto severe che tenteranno di non far entrare nessuno. Quando però alla porta del cantiere-teatro si presenteranno alcuni personaggi storici della città di Rho non potranno fare altre che cedere alla loro richiesta e farli entrare. Uno alla volta arriveranno il patrono San Vittore, il primo sindaco Agostino Casati, la duchessa Renata D’Harrach, Don Giulio Rusconi e tanti altri. "L’autorevolezza dei nostri antenati è un lasciapassare irresistibile che trasporta guardie e spettatori in un viaggio storico e culturale denso di curiosità ed emozioni", spiega Mancia. Insomma se da una parte la città si prepara al nuovo teatro, dall’altra "rafforza" il legame con il passato con questa rievocazione storica in cui, a sorpresa, ci saranno anche personaggi che vestiranno i panni delle operaie dell’ex Diana De Silva e racconteranno la storia della "fabbrica dei profumi" che diventerà la "fabbrica dei sogni"!.