Coinvolto nell'inchiesta sulla sanità, il direttore dell'Asl1: "Sono turbato, ma tutto si chiarirà presto"

Giorgio Scivoletto è considerato uno dei fedelissimi di Mantovani. In carica dal giugno 2011, il suo mandato scade a fine anno

Giorgio Scivoletto, dg Asl Milano 1, ha 49 anni

Giorgio Scivoletto, dg Asl Milano 1, ha 49 anni

Rho (Milano), 13 otto bre 2015 - C'è anche il nome di Giorgio Scivoletto, direttore generale dell'Asl Milano 1, nell'ordinanza firmata dal Gip Stefania Pepe che  ha portato in carcere Mario Mantovani, vicepresidente della giunta regionale ed ex assessore alla sanità con le accuse di concussione, corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti. Secondo la Procura di Milano, Scivoletto sarebbe uno degli uomini fedeli a Mantovani, intercettato spesso al telefono con lui e fotografato al suo fianco in molti eventi pubblici sul territorio di competenza dell'Asl. In particolare Scivoletto su richiesta di Mantovani - questa  l'ipotesi d'indagine della Procura - avrebbe contribuito a vanificare gli esiti di una gara per i servizi di trasporto dei pazienti dializzati dove erano rimaste escluse associazioni "amiche". 

Il direttore generale ha ricevuto l'atto dell'autorità giudiziaria  mentre si trovava nel suo ufficio a Rho. Era atteso all'inaugurazione di uno sportello dedicato alle politiche abitative a Rho, ma non si è presentato. Dopo la notifica dell'avviso di garanzia avrebbe raggiunto lo studio del suo avvocato. Qualche ora dopo, raggiunto telefonicamente ha rilasciato una breve dichiarazione: "Ho fiducia nell'operato della magistratura e confido che si dimostri quanto prima la mia totale estraneità ai fatti - commenta al telefono con una voce roca - il mio agire è sempre stato rispettoso della norma. I miei legali stanno già lavorando per chiarire la mia posizione. Io sono a totale disposizione dell'autorità giudiziaria".

Scivoletto, 49 anni, era stato nominato direttore generale dell'Asl Milano 1, la più grande dopo quella del capoluogo, nel giugno 2011. Il suo mandato scade il 31 dicembre 2015. "E' una vicenda che spero si chiarisca presto - aggiunge il manager sanitario - purtroppo non posso dire di essere sereno, sono turbato per quanto accaduto".