Bollate, cittadini e personale in trincea per salvare l'ospedale

A giugno la chiusura del punto di primo intervento, poi toccherà al blocco operatorio

Il Caduti Bollatesi

Il Caduti Bollatesi

Bollate (Milano), 15 maggio 2016 - «Il 12 giugno chiuderà anche il punto di primo intervento. Il 17 luglio il blocco operatorio!». A dirlo sono i rappresentanti sindacali di Fials Paolo Di Fatta e Barbara Rizzi. «Le decisioni chi le prende? Perché si investe solo sull’ospedale di Rho mentre di Bollate non resta quasi più niente?», prosegue Di Fatta.

Più che una trasformazione, a Bollate sembra in corso una dismissione. Lo raccontano i fatti. Ad agosto 2015 lo stop del pronto soccorso è arrivato come un fulmine a ciel (quasi) sereno. Il territorio aveva digerito la scelta dell’ex azienda ospedaliera Salvini solo davanti all’apertura diurna del punto di primo intervento dalle 8 alle 20. Cittadini e lavoratori avevano subito attoniti anche la chiusura dei reparti: in vista c’era l’arrivo di nuovi ambulatori e servizi di assistenza per le cure croniche previsti dai Pot (Presidi Ospedalieri Territoriali), che la riforma sanitaria regionale prevede nelle linee guida da poco approvate.

E invece a Bollate sono ripartite le chiusure ed è stato il turno, da pochi giorni, del Day Hospital oncologico nel «silenzio assordante delle istituzioni». Davanti alle novità e stanchi di non sapere quale sarà il futuro dell’ospedale i cittadini ora raccolgono firme, a migliaia. Si muove anche l’Rsu dell’Asst rhodense che ha chiesto audizione davanti alla Commissione Sanità con tutti gli attori istituzionali locali e regionali coinvolti nella trasformazione di Bollate. «Considerato che con specifica direttiva del 2015 era stato e approvato e finanziato un progetto specifico e tenuto conto che a oggi dello stesso progetto non si vede l’attuazione, anzi addirittura viene riferito che sarà modificato. Ad oggi non abbiamo più certezze di tempi e modalità di attivazione del Pot, anzi stiamo assistendo a un progressivo depotenziamento e trasferimento di attività in altri presidi», dice il coordinatore Rsu Mario Prunella.

La fine dell’ospedale Caduti Bollatesi segue l’apertura del nuovo ospedale Salvini a Garbagnate Milanese, la trasformazione non convince cittadini e lavoratori che temono la dismissione per Bollate. Una grave perdita per la città se si considera che i collegamenti con il nuovo presidio di Garbagnate a causa della carenza di mezzi pubblici risultano difficili per i bollatesi, particolarmente per gli anziani che in massa stanno firmando la petizione popolare. Mentre Fials organizza una manifestazione di protesta su due fronti: sotto Palazzo Lombardia e davanti al nuovo ospedale di Garbagnate. C’è la data: il 19 maggio.