Cesate, nuovo raid della baby gang annoiata. Sfregio al parco di piazza Argentina

Alcuni minorenni si divertono a spaccare e incendiare arredi. Disappunto in Comune

Il sindaco Giancarla Marchesi mostra  la struttura del Que Tal

Il sindaco Giancarla Marchesi mostra la struttura del Que Tal

Cesate (Milano), 17 gennaio 2018 - I vandali per noia hanno colpito ancora a Cesate: si divertono a distruggere, sporcare, spaccare, incendiare. Si tratterebbe di un gruppo di ragazzi e ragazze minorenni, noti in città, danneggiano il patrimonio pubblico, disturbano in biblioteca chi va per studiare, al campo sportivo chi va ad allenarsi, offendo chi osa riprenderli: sbeffeggiati più volte il parroco, il sindaco, i professori.

L’ultimo raid è avvenuto la scorsa sera al parchetto di piazza Argentina, molto frequentato dalle mamme che vi portano i bambini è ben tenuto dai volontari dell’associazione Amici di Cesate che si occupano della manutenzione, lo abbelliscono, lo attrezzano, aprono e chiudono i cancelli. «Un impegno che si ripete 365 giorni l’anno: Natale e Pasqua compresi», chiosa il sindaco Giancarla Marchesi.

«Tutti questi episodi di vandalismo sono il risultato della maleducazione e del menefreghismo nei confronti di chi cerca di tenere in ordine - prosegue la prima cittadina - ormai siamo di fronte ad una devastazione sociale in cui i ragazzi si sentono in diritto di distruggere, rovinare il bene pubblico. Per noia. Sono schifata, amareggiata, delusa da queste generazioni che dovranno essere il nostro domani. Telecamere? Penso invece che le famiglie dovrebbero tornare ad insegnare il valore del rispetto e dell’educazione! Il sacrificio del lavoro, dell’impegno civico e sociale».

L’elenco dei danni è lungo. Qualche esempio: nel 2014 i giochi destinati al parco di via Papa Giovanni venivano distrutti la notte prima di essere posati, a luglio del 2015 è andato in fiamme il centro giovanile Que Tal ad appiccare il fuoco 5 minorenni (uno di loro di 13 anni appena), nel 2016 è stata allagata la scuola di via Bellini e mandata in pezzi la nuova palizzata del ponte sul Guisa, scritte sui muri della stazione, cartelli stradali, divelti, panchine spaccate sono all’ordine del giorno. Tanto che lil sindaco nel 2016 pubblicava il conto dei danni per vandalismo dell’anno, vale a dire più di 180mila euro.

«Nel 2017 l’elenco dei danni si è accorciato, ma resta una questione aperta. La speranza? Che queste cifre insieme a tanta inciviltà continuino a diminuire. Abbiamo fatto molto, continueremo a fare. Abbiamo sentito l’esigenza di costruire qualcosa di bello per i giovani e investito cifre importanti per far rinascere il Centro giovani, superando polemiche e mille difficoltà - conclude Marchesi - andiamo avanti». Il nuovo Que Tal quasi ultimato è pronto per l’inaugurazione.