Monza, 8 Gennaio 2013 - Diciassette imputati nella chiusura dell'inchiesta sull'Autodromo di Monza, tra cui anche il direttore generale di Sias spa Enrico Ferrari per usura e corruzione e il comandante della polizia locale di Biassono Francesco Falsetti per corruzione e abuso in atti d'ufficio. Un epilogo delle indagini sulla gestione 'disinvolta' dell'Autodromo eseguita dalla Guardia di Finanza di Monza, coordinata dai pm Walter Mapelli e Caterina Trentini, che si rivela ancora più eclatante rispetto ai presupposti. L'accusa più grave (ma che nulla c'entra con il circuito monzese) è quella per Enrico Ferrari di usura: secondo la Procura avrebbe dato in prestito nel 2006 200mila euro con interessi usurari, facendosi rilasciare dai beneficiari del denaro in garanzia quote della società 'Giocaonline srl' tramite il conferimento di una procura a vendere le quote per un importo molto maggiore del prestito.

Il direttore della Sias è poi imputato di corruzione, insieme al consulente Emanuele Vialardi e alla responsabile del settore sviluppo economico del Comune di Monza Giuseppina Panuccio, per essersi accordati sull'aggiudicazione dell'appalto sulla ristorazione in cambio del rilascio dell'autorizzazione sull'ecodistributore di carburanti all'interno del Parco.

Ferrari è poi imputato, insieme all'ex direttore tecnico della Sias Giorgio Beghella Bartoli e al responsabile della manutenzione dell'Autodromo Stefano Tremolada, di omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro per avere saputo ma non avere segnalato la presenza di 'bolle' sull'asfalto della curva parabolica nelle gare del campionato mondiale di Superbike 2012. Sempre Ferrari è poi imputato di turbativa d'asta per l'appalto di ristorazione all'interno dell'Autodromo insieme al consulente di Sias Emanuele Vialardi, al legale rappresentante di 'ACP Promotions' Marco Luca Villa, alla legale rappresentante della ditta aggiudicataria 'Duepi srl' Federica Evangelista e alla madre Giuseppina Panuccio.

Il comandante della polizia locale di Biassono Francesco Falsetti è invece imputato di corruzione insieme a Vialardi per avere da lui accettato biglietti della Superbike 2012 in cambio della divulgazione di notizie riservate sull'ordinanza del Comune sul divieto di circolazione nell'area di accesso all'Autodromo e di abuso in atti d'ufficio per avere ignorato l'assenza di autorizzazione nella gestione del campeggio.

Ci sono anche il dirigente del settore pianificazione territoriale del Comune di Monza Mauro Ronzoni e il dirigente del settore edilizia Giuseppe Laurenza tra gli imputati nella chiusura dell'inchiesta della Procura monzese sull'Autodromo.

Ronzoni e Laurenza sono imputati di falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atto pubblico per avere rilasciato parere favorevole di conformità urbanistica per l'impianto di ecocarburanti a Santa Maria delle Selve attestando falsamente la conformità nonostante la normativa vietasse l'insediamento nel Parco di attività produttive.

Inoltre Enrico Ferrari, Vialardi e Gianni Zongaro, procuratore di 'Edilimpianti', sono imputati di distruzione di bellezze naturali per il taglio lo scorso aprile di 13 alberi di robinia in un terreno appartenente al Parco regionale della Valle del Lambro e al complesso monumentale di Parco e Villa Reale, per realizzare il distributore di ecocarburanti pur essendo decaduto il permesso a costruire per mancato inizio dei lavori.

Nella chiusura dell'inchiesta sono poi contestati a vario titolo agli imputati principali, anche insieme ad imputati minori, anche le accuse di false fatturazioni, reati fiscali ed evasione fiscale.

di Stefania Totaro