Milano, 16 marzo 2014 - Come annunciato con il comunicato di venerdì sera, la Curva Sud ha contestato la società e la squadra prima di Milan-Parma (poi partita persa 2-4). Alle 13 è partito il corteo dall'ingresso della Sud fino ai box per aspettare la squadra. Presi di mira giocatori, considerati troppo distratti dalla vita mondana, e Adriano Galliani per non aver agito nel mercato estivo e di gennaio sopperendo alle mancanze della formazione rossonera. Hanno occupato l'ingresso ai box, facendo sentire la propria voce. Curati a vista dalle forze dell'ordine in assetto anti sommossa, che hanno fatto ritirare le aste delle bandiere per garantire maggiore sicurezza.

L'ARRIVO DELLA SQUADRA - il pullman del Milan è arrivato dal lato opposto di piazzale Lotto.
La curva sud ha accolto i giocatori gridando "indegni" e "uscite a mezzanotte" oltre a riservargli bordate di fischi. Ciò che accadrà dopo la partita, dipenderà molto dal risultato. Se il diavolo dovesse perdere è probabile una seconda contestazione all'uscita della squadra

Alla protesta della Curva Sud risponde Adriano Galliani, contestato dagli ultras nel comunicato: "Dispiace perché è capitato a tutte le altre big di restare fuori dalle Coppe. Speriamo che non sia così per noi ma in passato anche alla Juve e all'Inter é successo. Sono dispiaciuto, non fa piacere vedere i tifosi contro la società e i giocatori". Poi l'ad difende Balotelli anche lui preso di mira: "Sono molto contento di avere Balotelli e vorrei che anche i tifosi lo fossero. Senza di lui non saremmo stati in Champions quest'anno. Purtroppo resta in mente solo l'ultima partita, ha fatto tanto invece. Stiamo dando troppa enfasi alla contestazione, che tra l'altro non porta a nulla".

Ma la contestazione continua anche dentro lo stadio. Il settore più caldo della Sud è rimasto deserto e alla chiama dei giocatori da parte dello speaker, pochi gli applausi convinti e molti i fischi ai giocatori. Balotelli è stato quello preso maggiormente di mira (LE PAGELLE). Anche all'ingresso in campo bordate di fischi dalla sud.

LA CONTESTAZIONE SI SPOSTA NEI BOX - La contestazione della Curva Sud, visto l'esito disastroso della partita e non avendo avuto un contatto prima della gara con la squadra, è continuata anche dopo Milan-Parma. Una delegazione composta da cinque-sei persone si è recata all'interno dello stadio, nei box di San Siro, per parlare con una rappresentanza dei giocatori (Seedorf, Balotelli, Abate, De Jong e Kakà): l'incontro è durato solo una manciata di minuti. Il resto della Sud era rimasta davanti ai box per aspettare la squadra all'uscita. La situazione ricorda quella vissuta il 23 novembre in occasione della gara contro il Genoa.

LA SUD ROMPE LE RIGHE - Dopo l'incontro con i giocatori i capi della Sud hanno comunicato con gli ultras il contenuto della chiacchierata: "Non è piacevole contestare la squadra che si ama. Abbiamo sottolineato come la squadra sia composta da mercenari. Abbiamo chiesto che i pochi validi si chiudano a pugno. Abbiamo detto a Balotelli che siamo delusi, non incazzati. Non lo vogliamo aggredire, ma siamo dispiaciuti nel non vederlo crescere proprio nella squadra che ama. Lui ha ammesso le sue colpe. Il mister ci ha assicurato che da settembre si cambierà anche sul mercato". Poi il rompete le righe.

BALOTELLI CHIEDE SCUSA - L'atteggiamento di Balotelli di fronte ai 4 capi ultras ha sorpreso gli stessi rappresentanti del tifo. Balotelli avrebbe chiesto scusa e promesso un maggiore imegno per le prossime uscite.

Francesca Cozzi