Milano, 25 settembre 2013 - O si odia o si ama. Ma, a quanto pare, tanti, tantissimi milanesi nutrono per il rap una passione sfegatata. E proprio questa massa eterogenea di fan martedì sera ha affollato il Mediolanum Forum di Assago. Ennesimo sold-out per l'attesissimo show di Hip-Hop Tv che, in occasione del suo quinto compleanno, ha riunito su di un unico palco più di sessanta autorità in fatto di musica "urban". Tutto rigorosamente live. Adrenalina pura. Rap "sporco", metrica imperfetta, parole che esulano dai testi ufficali: il rap quello vero, niente copione, a tratti freestyle. Uno straripante flusso di rime, ognuno col proprio inconfondibile flow a cominciare dal sound dalle spiccate influenze oltreoceaniche di Guè Pequeno, passando per i beffardi giochi di parole di Fedez, dall’energia goliardica di Emis Killa, dagli scioglilingua in napoletano verace di Clementino, fino alla sensuale freschezza di Baby K.

Ospite d'eccezione Kurtis Blow in persona: veterano del rap made in Usa, uno dei capisaldi dell’hip hop anni Ottanta, primo artista rap messo sotto contratto da una major e, come se non bastasse, il suo "The Brakes" è stato il primo brano hip hop della storia a raggiungere il disco d’oro. Alla veneranda età di 54 anni il “poeta della strada” newyorkese si è esibito nel suo intramontabile cavallo di battaglia datato 1980, con la verve di un ventenne (con tanto di break dance finale). Energia e stile “vecchia scuola east coast” (della serie LL Cool J e 2Pac ai tempi in cui la musica hip hop era ad appannaggio esclusivo dei neri e autentica faida tra clan) da far impallidire “certi” colleghi. Ad affollare il Forum migliaia di braccia infaticabili protese al cielo e agitate a ritmo di musica.

Meritatissima standing ovation per i giovani esponenti della “Tanta Roba Label” (etichetta discografica fondata nel 2011 da Guè Pequeno e dj Harsh) Gemitaiz e Madman sui beat dello stesso Harsh. Flow incalzante e sonorità dal retrogusto black, uniti a una metrica quasi perfetta, hanno fatto della loro esibizione una delle più riuscite della serata. Performance da incorniciare anche per i Two Fingerz (autentici animali da palcoscenico), Dargen D’Amico (il cui sound ha ormai raggiunto intelligenza e maturità tali da renderlo un artista in grado di superare i confini dello stesso rap), Salmo (ormai dietro la sua maschera si cela una garanzia) e per i Sud Sound System (in grado di riportare ogni volta sul palco la luminosità del Salento).

Discorso a parte per Ensi e Clementino. Dei fuoriclasse. Gli unici in grado di spartire il palcoscenico con il “mostro sacro” Kurtis Blow; gli unici in grado di dettare legge in fatto di freestyle; gli unici che, seppur provenienti da due scuole diametralmente opposte come quella torinese e napoletana, siano riusciti a regalare una “battle” mozzafiato, dando un senso alla parola improvvisazione una volta per tutte.

Gran finale sulle note di Fedez: “gioco facile” con il suo “Cigno nero” cantata, da cima a fondo, dai migliaia di spettatori del Forum e culminato con il brano tormentone “Alfonso Signorini”. Esibizione quasi impeccabile che, almeno a giudicare dal feedback ricevuto dai fan, ha contribuito a incoronarlo definitivamente rapper del momento. La musica hip hop è una musica controversa, abitata da puristi ed esploratori, costantemente discussa e tormentata. Ma la musica hip hop è viva e, negli ultimi anni il rap italiano è riuscito a ritagliarsi uno spazio, un pubblico e un mercato di tutto rispetto. Il successo dell’Hip-Hop Tv B-Day ne è solo un esempio. Almeno, a Milano, il rap ha fatto centro.


di Francesca Nera

francesca.nera@ilgiorno.net