Domenica 28 Aprile 2024

Insegnanti di religione sotto tiro: un altro maestro perde l’abilitazione

E' accaduto nella scuola elementare Calasanzio dove l’insegnante è finito sotto gli strali di alcuni genitori per avere tenuto lezioni di religione anche a chi aveva optato per l’ora alternativa di Luca Salvi

Religione a scuola (Newpress)

Religione a scuola (Newpress)

Milano, 11 gennaio 2015 - Insegnamento di religione di nuovo nella bufera. Dopo il caso dell’appello della Curia ai docenti a segnalare le «iniziative delle scuole» a favore dell’«ideologia gender» e il professore allontanato dall’insegnamento per un video anti-aborto, a un altro maestro è stata tolta l’abilitazione alla docenza della religione cattolica. È accaduto nella scuola elementare Calasanzio dove l’insegnante è finito sotto gli strali di alcuni genitori per avere tenuto lezioni di religione anche a chi aveva optato per l’ora alternativa. «Più che lezioni di religione – racconta un genitore – si trattava di un progetto sull’amicizia e l’accoglienza». Un progetto interclasse concordato a inizio anno con i consigli di classe, al quale avevano aderito sia le famiglie di fede cattolica che quelle non interessate a un’educazione dei figli su argomenti religiosi. Finché una mamma non ha scoperto «un disegno e delle frasi religiose sul foglio del quaderno della figlia – continua il genitore – e ha protestato con la scuola perché non aveva scelto l’ora di religione». Altre famiglie protestavano invece per l’opposto motivo: poca dottrina durante le lezioni.

Dopo quel primo caso,  al dirigente scolastico sono arrivate altre segnalazioni. Girate prontamente al Servizio insegnamento della religione cattolica della Diocesi. Tre giorni fa, dopo le opportune indagini, è arrivata la decisione di piazza Fontana. Revoca dall’insegnamento per «motivi legati alla didattica e allo stile del comportamento dell’insegnante», fanno sapere dalla Curia. Secondo insegnante allontanato dalla docenza in due mesi. Il primo, G.N., del liceo Cardano, aveva subito prima la sospensione dalla scuola e poi il ritiro della licenza dalla Curia per «gravi carenze educative relative all’abilità pedagogica». Questo dopo essere finito al centro delle polemiche per avere mostrato durante una lezione un video pro-life dai contenuti molto forti, tra cui una procedura di aborto ripreso con un’ecografia. Ma non finisce qui. Perché mercoledì in piazza Fontana, davanti all’Arcivescovado, alcuni attivisti del Comitato No 194 e studenti siritroveranno per portare il loro sostegno a G.N. «Il video – spiegano i promotori del presidio – liberamente a disposizione su internet è da decenni utilizzato per arginare la disinformazione sull’aborto».

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