Mercoledì 24 Aprile 2024

In aula il video choc contro l’aborto: sospeso l’insegnante di religione

Le accuse mosse dagli studenti e da alcuni colleghi al professore di religione sono pesanti. Non solo ha scandalizzato le studentesse per aver proiettato nelle aule «un documentario molto forte contro l’aborto». Ma avrebbe anche «chattato con le sue alunne su Facebook e promesso, a chi gli negava l’amicizia, brutti voti» di Luca Salvi

Crocifisso a scuola

Crocifisso a scuola

Milano, 28 novembre 2014 - Le accuse​ mosse dagli studenti e da alcuni colleghi al professore di religione sono pesanti. Non solo ha scandalizzato le studentesse per aver proiettato nelle aule «un documentario molto forte contro l’aborto». Ma avrebbe anche «chattato con le sue alunne su Facebook – dicono gli accusatori – e promesso, a chi gli negava l’amicizia, brutti voti». Morale della favola: la scuola, d’intesa con la Curia, ha sospeso il docente per 7 giorni. Succede allo scientifico Cardano di via Natta, zona Lampugnano. Primo motivo del contendere, la proiezione del documentario «L’urlo silenzioso» realizzato nel 1984 dal ginecologo e attivista pro life Bernard Nathanson.

Un film che mostra una procedura di aborto ripresa con un’ecografia e spiega la tecnica usata per effettuare l’intervento. Un documentario che l’anno successivo, tra l’altro, sarebbe stato sconfessato da una commissione di medici esperti nominata dall’organizzazione Planned Parenthood, per le «inaccuratezze, affermazioni false e esagerazioni, scientifiche, mediche e giuridiche». «Le reazioni delle ragazzine e delle prof – raccontano alcuni studenti – sono state di indignazione di sconcerto e di disapprovazione». Ma non solo. Il docente, su Facebook, avrebbe intrattenuto rapporti di chat «con le sue alunne e a chi gli negava l’amicizia prometteva brutti voti».

Il dirigente scolastico Alfredo Petitto non entra nei dettagli della vicenda, ma riconosce che «è stato avviato un procedimento disciplinare per un comportamento non compatibile con l’etica della professione. Sia a difesa dell’insegnamento specifico di religione che a tutela dei ragazzi. Una decisione presa in accordo con la Curia». Che due settimane fa aveva chiesto ai docenti, si ricorderà, di segnalare le iniziative nelle scuole che delegittimassero «la differenza sessuale» e promuovessero «l’ideologia del gender». In questo caso, in teoria, l’iniziativa del prof del Cardano era vicina a posizioni della Chiesa. Ma il provvedimento è scattato lo stesso.