Expo, sei milioni di turisti in più sui treni. Stress test per le ferrovie della Lombardia

Aumentano i convogli verso Rho: picchi di 18mila persone in stazione. Apre la fermata del passante Forlanini, ma da Linate i viaggiatori saranno dirottati a Porta Vittoria

Treno per Expo, Giuseppe Sala e Michele Elia

Treno per Expo, Giuseppe Sala e Michele Elia

Milano, 16 aprile 2015 - Solo nella stazione dei treni di Rho, nelle ore di punta, passeranno tra le 15mila e le 18mila persone provenienti o dirette a Expo. La rete delle ferrovie lombarde si avvicina a sei mesi ad alta tensione. L’attuale traffico sulle strade ferrate, 2.400 treni al giorno e 700mila pendolari, che è circa un terzo del totale nazionale, da maggio dovrà reggere anche l’impatto di una buona percentuale di quei 20 milioni di visitatori che sono attesi all’Esposizione universale di Milano. «Tra i cinque e i sei milioni», calcola Michele Elia, amministratore di Ferrovie dello Stato (Fs).

Ai piani alti di Rete ferroviaria italiana (Rfi), società del gruppo Fs, assicurano che la rete potrà sopportare l’aumento straordinario delle corse e che, anzi, c’è ancora un margine per aumentare i convogli, qualora si verificasse un incremento dei turisti a Milano. Tuttavia, per ora ci si basa su numeri e modelli matematici. Il battesimo del fuoco tra due settimane, dopo il taglio del nastro del parco espositivo di Rho, mentre si completano gli ultimi ingranaggi della macchina organizzativa. Uno tra tutti: la gestione di incidenti, guasti o altri imprevisti. Rfi ha convocato per settimana prossima le imprese del trasporto, per mettere nero su bianco i sistemi di intervento e le strategie per non bloccare la linea. Ed è già in funzione la torre di controllo di Greco Pirelli, a Milano, una centrale operativa che 24 ore su 24 monitora il flusso dei treni attraverso un sistema che riproduce gli schemi delle linee.

Rispetto al traffico attuale, da maggio a ottobre lungo il passante ferroviario di Milano correranno ogni ora due treni in più per senso di marcia, per un totale di dodici convogli aggiuntivi per binario. Alla stazione di Rho-Fiera, l’epicentro del traffico verso Expo insieme a quella della metropolitana, visto che si stima che da qua transiterà il 70% dei visitatori del sito, sosteranno ogni ora otto treni suburbani (da 170 a 300 treni più ogni giorno), tre treni regionali e 81 convogli a lunga percorrenza (come i Frecciarossa, Frecciabianca, i treni notturni, Italo, Thello e Sncf dalla Francia, Sbb dalla Svizzera). 

Entro il primo maggio Rfi terminerà i lavori in 18 stazioni lombarde che fungono da snodo per Expo. Ammonta a 90 milioni di euro l’investimento per un maquillage del passante e una pulizia di banchine e sale d’attesa, segnaletica speciale per Expo, wifi nelle stazioni Centrale e Garibaldi di Milano e a Rho Fiera. È la prima tranche di un piano da 3,8 miliardi di euro fino al 2017, come annunciato da Maurizio Gentile, ad di Rfi. Insieme arriva il nuovo piano regionale dei servizi ferroviari, che debutterà il prossimo 26 aprile. Per l’inaugurazione di Expo la società promette anche l’apertura della stazione Forlanini del passante milanese. Dovrebbe servire i viaggiatori di Linate, ma in realtà il sistema di navette per l’aeroporto farà base a porta Vittoria. Per quanto riguarda l’impegno di Rfi sul cantiere di Expo, lo stato di avanzamento delle opere è «al 95%», spiega Elia, mentre il governatore lombardo, Roberto Maroni, si dice «moderatamente ottimista» sulla consegna del padiglione regionale, «Pianeta Lombardia».

luca.zorloni@ilgiorno.net

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