La lente di Cantone sull’Expo: due appalti su 3 da correggere

E spunta una nuova gara per completare le strade del sito. Concluso un accordo quadro da cinque milioni di euro a un'azienda che ha proposto oltre il 38% di sconto

Alcuni lavoratori nei cantieri Expo

Alcuni lavoratori nei cantieri Expo

Milano, 1 aprile 2015 - Due appalti ogni tre banditi da Expo non passano al primo colpo i controlli dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac). Delle 153 procedure che l’Authority guidata dal magistrato Raffaele Cantone ha passato al microscopio da luglio 2014 allo scorso 16 marzo, 109 hanno avuto bisogno di una raddrizzata o di informazioni aggiuntive. In gioco ci sono 589 milioni di euro. Nel 72% dei casi l’Anac ha formulato «rilievi di legittimità e/o di opportunità» e ha richiesto «correzioni». A scriverlo sono gli uomini dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), nell’ultimo rapporto sul lavoro con l’Anac alla supervisione delle procedure di appalto dell’Esposizione universale di Milano. Secondo gli esperti, la macchina dei controlli messa in piedi da Cantone sull’Expo è una pratica da esportare nei 34 Paesi membri, ad esempio per le Olimpiadi del 2024. 

La cura del magistrato è la prevenzione: setacciare le carte prima, per non avere sorprese poi. «Se lei mi chiede – spiegava domenica scorsa Cantone a Lucia Annunziata nel programma ««In mezz’ora» – se sono sicuro al 100% che adesso non ci sia corruzione, non posso dire di sì, ma abbiamo elevato al massimo il livello dei controlli». Di 92 bandi emessi da Expo, l’Anticorruzione ne ha rispediti al mittente 80. Così per 13 delle 18 aggiudicazioni e 5 delle 8 commissioni giudicatrici. Inoltre, da luglio, l’autorità ha richiesto correzioni a tutti i contratti di sponsorizzazione, alle varianti e alle convenzioni. Con una media di cinque giorni di risposta.

L’Ocse promuove anche il sistema della prefettura di Milano. Dal 2011 al 21 marzo scorso la task force di corso Monforte ha passato al setaccio 4.485 pratiche relative a Expo (su 5.233 totali), di cui 77 sono ancora in istruttoria. Solo ad agosto 2013 erano dieci volte tanto, 789, su un totale di 1.258. Il prefetto Francesco Paolo Tronca ha adottato contromisure verso 54 società, elevando 79 interdittive antimafie. La macchina delle gare di Expo è ancora accesa. Mentre si attende in settimana l’assegnazione del bando da 12 milioni di euro per le pulizie, via Rovello ha assegnato un accordo quadro da cinque milioni di euro per completare la viabilità e altre «opere civili» del sito di Rho-Pero. Segno che c’è bisogno di premere l’acceleratore sui lavori. A vincere l’appalto è la Giavazzi srl con un super sconto del 38,7%. Per Expo spa, con una proposta «sufficiente e idonea a giustificare il ribasso offerto».

luca.zorloni@ilgiorno.net

Twitter: @Luke_like