Milano, 12 maggio 2014 - Sono iniziati questa mattina gli interrogatori dei sette arrestati, giovedì scorso,  nell'inchiesta della Procura di Milano con al centro presunte irregolarità su una serie di appalti, tra cui alcune gare dell'Expo, di ospedali lombardi e della societa' pubblica Sogin che si occupa di smaltimento di scorie nucleari. A condurre gli interrogatori, alla presenza dei pm titolari del fascicolo Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio, è il Gip del tribunale di Milano Fabio Antezza, firmatario dell'ordinanza. Gli arrestati sono: l'imprenditore Enrico Maltauro,  l'ex parlamentare Dc Gianstefano Frigerio, l'ex funzionario Pci Primo Greganti, l'ex senatore Fi-Pdl Luigi Grillo, l'ex esponente ligure dell'Udc Sergio Cattozzo e il manager di Expo Angelo Paris.

 

INTERROGATORIO ENRICO MALTAURO - L'imprenditore vicentino Enrico Maltauro ha ammesso i fatti "nella loro materialità" cosi' come sono stati contestati ma si e' riservato di chiarire la sua posizione a breve in uno o piu' interrogatori davanti ai pm Claudio Gittardi e Antonio D'Alessio. Maltauro, nel carcere di Opera, davanti anche ai pm, a precisa domanda del giudice non ha negato dunque i fatti contestati ed anche, peraltro, filmati dagli investigatori (IL VIDEO della consegna della mazzetta tra Enrico Maltauro e Sergio Cattozzo). Ma ha aggiunto anche di volerli spiegare in un interrogatorio che verra' concordato con la Procura nei prossimi giorni. Da quanto e' stato riferito, poi, l'imprenditore, difeso dall'avvocato Paolo Grasso, ha fatto un inquadramento generale della sua carriera di imprenditore e ha sostenuto che con Cattozzo aveva un rapporto professionale. L'avvocato ha spiegato che il suo assistito "e' sereno e ha fiducia di poter chiarire con i magistrati".

ENRICO MALTAURO - Si tratta dello stesso amministratore delegato del Gruppo Maltauro, una delle più grandi imprese di costruzioni nazionali con cantieri aperti sia in Italia che all’estero. L’impresa si è aggiudicata gli appalti milanesi per la realizzazione delle architetture di servizio della piattaforma Expo e delle opere del “Progetto Vie d’Acqua Sud” previste dall’esposizione universale. Ma non solo. Secondo la magistratura Maltauro, sarebbe la “testa” di quella che in Procura che è stata battezzata come “compagnia degli appalti“: per l’accusa è lui l’uomo di riferimento della cupola politico-economica milanese che fino a oggi ha gestito parte degli affari dell’esposizione universale. Una cupola formata dal direttore generale di Expo Spa 2015 Angelo Paris, l’ex senatore di Forza Italia Luigi Grillo, l’ex direttore generale di Infrastrutture Lombarde Antonio Rognoni, già agli arresti domiciliari per un’altra inchiesta di un mese fa, il mediatore Sergio Cattozzo e tre protagonisti della prima stagione di Mani Pulite: l’allora segretario amministrativo della Dc milanese Gianstefano Frigerio, l’ex funzionario del Pci-Pds Primo Greganti detto “compagno G” e, appunto, il vicentino Enrico Maltauro già indagato negli anni ’90.

 

INTERROGATORIO SERGIO CATTOZZO - "Da anni mi occupo di mediazione tra societa' di diritto privato del settore edile. Sono un procacciatore di affari. Solo recentemente mi sono avvicinato a societa' interessate ai lavori dell'Expo". Lo ha riferito stamani al gip di Milano Fabio Antezza Sergio Cattozzo, uno degli arrestati. Cattozzo, difeso dagli avvocati Michele Ciravegna, Riccardo Ferrari e Rodolfo Senes di Genova, ha risposto solo in parte alle domande del gip. Secondo quanto appreso, nell'interrogatorio che si è tenuto nel carcere di Opera, Cattozzo ha raccontato la sua carriera professionale. "Parlero' piu' compiutamente con il pm - ha aggiunto Sergio Cattozzo - con il quale affrontero' i singoli capi di imputazione". Cattozzo però ha aggiunto: "I biglietti che ho cercato di nascondere erano quelli su cui ho annotato la contabilità delle tangenti".

 

INTERROGATORIO ANGELO PARIS  - Il top manager di Expo Angelo paris ha chiesto l'autorizzazione al gip di Milano Fabio Antezza di poter inviare la lettera di dimissioni ad Expo spa. Durante l’interrogatorio di garanzia, che si è svolto nel carcere di Opera, Paris ha risposto per circa due ore alle domande del gip Fabio Antezza (erano presenti anche i pm Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio). Durante l'interrogatorio di garanzia ha ammesso di aver fatto ''errori'', e cioe' di aver fornito informazioni riservate, ma ha negato di avere fatto parte della ''cupola'' e quindi ha respinto l'accusa di associazione per delinquere. Come ha spiegato il suo legale, l'avvocato Luca Troyer, il manager si e' dimesso ''perche' ha sempre creduto nel progetto Expo e quindi ci tiene che vada avanti senza intralci''.

 

INTERROGATORIO LUIGI GRILLO -  Durante l'interrogatorio di garanzia che si e' svolto nel carcere di Opera ed e' durato circa 2 ore, l'ex senatore di Forza Italia Luigi Grillo ha negato su tutta la linea le accuse che gli vengono contestate nell'ambito dell'inchiesta su Expo che ha portato al suo arresto. Stando a quanto riferito dal suo legale, l'avvocato Andrea Corradino, Grillo, "ha spiegato al gip di non avere mai preso soldi da nessuno e di non essersi mai occupato di appalti". Grillo avrebbe anche detto di non essere mai stato nel circolo 'Tommaso Moro' che, secondo gli inquirenti, avrebbe costituito la base logistica di quella che viene ritenuta "la cupola degli appalti", tra i cui referenti politici ci sarebbe stato proprio l'ex senatore, col ruolo di inquinare la regolarita' delle gare. "Ho visto Paris - e' stata la difesa di Grillo - una sola volta, una decina di giorni fa, e mi e' stato presentato da Cattozzo. Quanto a Rognoni l'ho incontrato solo in sede istituzionale. In ogni caso non mi sono mai adoperato per la carriera di nessuno dei due".

 

INTERROGATORIO GREGANTI E FRIGERIO - "Compagno G" e l'ex parlamentare della DC Gianstefano Frigerio hanno negato tutti i fatti contestati a loro durante l'interrogatorio di garanzia tenuto oggi davanti al Gip Fabio Antezza. Nessuna ammissione di responsabilità per loro.