Milano, 20 gennaio 2014 - Lutto nel mondo della musica. E' morto a Bologna {{WIKILINK}}Claudio Abbado{{/WIKILINK}}, aveva 80 anni. Nato a Milano nel 1933, dove si era diplomato al Conservatorio, nonostante i successi in tutto il mondo ha sempre mantenuto uno stretto legame con il capoluogo lombardo. Subito dopo l'annuncio di questa mattina, immediati i messaggi di cordoglio da ogni parte del mondo.

Minuto di silenzio alla Camera per la morte di Claudio Abbado. Aprendo la presentazione del rapporto annuale di Federculture nella sala Regina di Montecitorio, la presidente della Camera, Laura Boldrini, ha commentato la notizia.

 

NAPOLITANO - "La scomparsa di Claudio Abbado e' motivo di forte commozione e dolore per me personalmente e di profondo cordoglio per l'Italia e per la cultura". Cosi' il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in una nota. "Egli ha affrontato fino all'ultimo con straordinaria forza di volonta' gli assalti del male che gia' lo aveva duramente colpito numerosi anni fa e che si era da qualche mese ripresentato nelle forme piu' aggressive e fatali".

"Rendo omaggio - non solo da amico e ammiratore di antica data, ma da rappresentante della collettivita' nazionale e delle istituzioni repubblicane - all'uomo che ha onorato in Europa e nel mondo la grande tradizione musicale del nostro paese, contribuendo in pari tempo con il suo eccezionale talento e la sua profonda sensibilita' civile all'apertura di nuove strade per un piu' ricco sviluppo dei rapporti tra cultura e societa'. Di qui - prosegue Napolitano - le motivazioni per il riconoscimento tributatogli con la nomina di Senatore a vita. Restano non solo le tracce durature della sua altissima qualita' di interprete rigoroso e creativo, ma l'eredita' delle orchestre che egli ha saputo costruire valorizzando intere schiere di giovani musicisti. In questo spirito Claudio Abbado sara' ricordato dagli italiani e da quanti lo hanno conosciuto ascoltandolo in tutto il mondo. Ed e' appunto ai giovani da lui educati e indirizzati al successo, cosi' come ai figli e a tutti i famigliari e i piu' stretti amici, che esprimo la mia vicinanza affettiva e morale".

BOLDRINI - Il maestro Abbado "merita la nostra gratitudine". La presidente della Camera, Laura Boldrini, ha ricordato cosi' il senatore a vita scomparso oggi. Claudio Abbado, ha aggiunto partecipando a un convegno sulla cultura a Montecitorio, ha saputo "dare prestigio alla cultura italiana, portandola nei teatri e nelle sale da concerto piu' importanti del mondo. Abbado merita la nostra gratitudine non solo per la grandezza della sua arte, per la passione con la quale si e' posto il problema di coinvolgere nella crescita culturale le generazioni piu' giovani; ma anche per la tenacia e il coraggio con i quali ha tenuta viva, nel discorso pubblico, la necessita' che la cultura non venisse penalizzata".

ENRICO LETTA - Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, esprime il profondo cordoglio suo personale e del governo per la morte del Maestro e senatore a vita Claudio Abbado. "Con il suo talento, la sua dedizione, i risultati eccezionali raggiunti a livello nazionale e internazionale nel corso della sua lunga carriera, e' stato e rimarra' un punto di riferimento per tutto il Paese e non solo. Il mondo della musica e della cultura- sottolinea Letta- perde un protagonista assoluto. Ci restano pero' la sua testimonianza e il suo esempio, a beneficio soprattutto di quei giovani per i quali Claudio Abbado tanto si e' speso".

MATTEO RENZI - ''Un pensiero commosso a Claudio Abbado. La sua generosita' verso Firenze. La sua grandezza straordinaria''. Lo ha scritto su twitter il segretario del Pd e sindaco di Firenze Matteo Renzi,
ricordando il musicista e senatore a vita scomparso stamani.

ROBERTO MARONI - "Un grande artista, che ci ha resi orgogliosi nel mondo. Con la sua scomparsa perdiamo un rappresentante importante del nostro patrimonio culturale". Con queste parole il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni e l'assessore regionale alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini ricordano il direttore d'orchestra Claudio Abbado deceduto questa mattina. "Milano e la Lombardia - proseguono il presidente e l'assessore in una nota, esprimendo la loro vicinanza alla famiglia di Abbado - piangono la scomparsa del grande maestro milanese, che, pur a fronte dei tanti successi a livello internazionale, ha mantenuto sempre un legame stretto con la sua città natale".

RICCARDO MUTI - "Sono profondamente addolorato per la perdita di un grande musicista che per molti decenni ha segnato la storia della direzione d'orchestra e dell'interpretazione musicale nelle istituzioni
internazionali". Cosi' Riccardo Muti ricorda Claudio Abbado. "Grande testimone della vera, profonda cultura italiana ed europea nel mondo. Di lui - sottolinea ancora Muti rendendo omaggio ad Abbado - voglio ricordare anche il coraggio di come ha affrontato la lunga e terribile malattia e la serieta' e severita' che hanno caratterizzato la sua vita di musicista e di Maestro. La sua scomparsa impoverisce fortemente il mondo della musica e dell'arte".

TEATRO SCALA  - ''Claudio Abbado ci ha lasciati. Ma alla Scala restera' per sempre. Questo e' il suo Teatro'': cosi' inizia il ricordo, che il Piermarini ha postato sul proprio sito, del maestro che qui fu direttore musicale dal 1968 al 1996. ''Rimane, concreto e tangibile, il segno del direttore senza confini - prosegue il tributo -, del musicista senza preconcetti, dell'uomo di teatro pronto a rischiare, dell'uomo di pensiero aperto al mondo''. ''Il pensiero che la Scala in ogni suo reparto e persona rivolge a Claudio Abbado oggi, nel giorno della sua scomparsa - spiega il Piermarini -, e' il pensiero orgoglioso di tutto cio' che di vivo uno dei piu' grandi 'scaligeri' di ogni tempo ha lasciato in eredita' al suo Teatro per affrontare il futuro''.

PICCOLO TEATRO - "Cari amici, apprendere in questo momento la notizia della morte di Claudio Abbado e' un dolore insopportabile": questo il messaggio lasciato dal Piccolo Teatro sulla sua bacheca di Facebook in ricordo del grande direttore d'orchestra scomparso questa mattina. Nel corso della sua lunga carriera, Abbado ha collaborato piu' volte con il regista Luca Ronconi, ma anche con il direttore del Piccolo Sergio Escobar, con cui ha ideato e fondato l'Orchestra filarmonica del Teatro alla Scala.

CONSERVATORIO DI MILANO - Claudio Abbado restera' un ''esempio imperituro'' e un ''modello per chiunque voglia fare della musica la propria vita'': cosi' lo ricordano Maria Grazia Mazzocchi e Alessandro Melchiorre, rispettivamente presidente e direttore del Conservatorio di Milano dove il maestro morto oggi si e' diplomato in pianoforte e composizione negli anni Cinquanta. ''Abbado - hanno osservato - lascia un prezioso patrimonio di emozione e di bellezza e un percorso di vita esemplare di artista e di cittadino con in piu' la rara dote di aver saputo trasmettere passione e impegno ai giovani, dando prospettiva e senso alla loro carriera di musicisti''.

RICCARDO CHAILLY - "Da oggi l'Italia e' piu' povera'': cosi' Riccardo Chailly - designato come futuro direttore musicale della Scala - ha commentato, in un ricordo, la morte di Claudio Abbado, di cui e'
stato assistente e amico. ''La scomparsa di Claudio Abbado - ha sottolineato - lascia un grande vuoto nella storia dell'interpretazione musicale. Nel periodo in cui sono stato suo assistente l'ho avuto come primo maestro, e poi come amico per il resto della vita''. ''Per tutti noi italiani - ha concluso - Claudio e' stato un punto di riferimento capace di rappresentare nel mondo il meglio della nostra tradizione. Da oggi l'Italia e' piu' povera".

BORLETTI BUITONI - ''Una grande tristezza e perdita per la Musica e per la Cultura'': cosi' il sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni ha commentato via Twitter la morte di Claudio Abbado, che ha definito ''uno straordinario musicista, un uomo coraggioso''.

PIERFERDINANDO CASINI - "Siamo molto rammaricati per la scomparsa del grande maestro Claudio Abbado. La cultura italiana perde un grande testimone nel mondo". Lo scrive su twitter il Presidente della Commissione Affari esteri del Senato, Pier Ferdinando Casini.

ANNAMARIA CANCELLIERI - "La sua musica è sempre stata sinonimo di libertà, un sentimento che, con la semplicità e la forza delle note, riusciva a trasmettere a tutti. Questo è il valore universale della musica del Maestro Claudio Abbado, un uomo che ha sempre saputo coniugare la bellezza sublime dell'arte con un fortissimo senso dei diritti civili. L'uomo ci mancherà moltissimo, le sue note non ci abbandoneranno mai". Così il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri ricorda, commossa, Claudio Abbado "maestro di vita prima ancora che sul podio".

GIULIANO PISAPIA - "Con la scomparsa del Maestro Claudio Abbado Milano non perde solo un eccezionale Direttore d'Orchestra, ma un grande uomo di cultura innamorato della propria città. Ricordo con profonda
emozione il concerto che ha tenuto alla Scala nell'ottobre del 2012 dirigendo dopo molti anni la "sua" Filarmonica. Uno splendido regalo per Milano".

IGNAZIO MARINO - "Con Claudio Abbado se ne va uno dei più incredibili esponenti della cultura italiana. Con il suo talento indiscusso ha guidato le orchestre degli stabili più prestigiosi da Milano a Londra, da Berlino a Vienna ed è stato il massimo interprete in Italia e all`estero della tradizione e della musica classica. La sua attenzione per la valorizzazione dei giovani talenti è un`eredità che dobbiamo coltivare. Non possiamo che ringraziarlo per quanto ci ha saputo regalare in tanti anni di carriera". Così in una nota il sindaco di Roma, Ignazio Marino.

MASSIMILIANO BRAY - "La scomparsa del Maestro Claudio Abbado e' per me motivo di grande tristezza e sconforto, per la consapevolezza che il nostro Paese e noi tutti abbiamo perso oggi un protagonista eccezionale della cultura italiana, amato e rispettato ovunque nel mondo e che ha donato tutta la sua vita alla musica". Lo afferma in una nota il ministro dei Beni e della Attivita' culturali, Massimo Bray.  "Il Maestro Abbado - prosegue Bray - ha fondato, in Italia e in Europa, nuove orchestre, ha offerto indimenticabili esperienze professionali e artistiche a centinaia di giovani musicisti, non ha mai smesso di indagare il repertorio storico e quello contemporaneo: da Rossini a Kurtag, da Verdi a Nono, da Bach a Mahler, spesso dirigendo importanti nuove composizioni da lui stesso richieste".

FABIO FAZIO - "Claudio Abbado ci ha lasciato. Il mondo da oggi e' meno bello e piu' triste. Per tutti noi il ricordo della sua grazia e del suo sorriso". Cosi' Fabio Fazio su Twitter dopo la morte del maestro Claudio Abbado.

STAMPA TEDESCA - La notizia della morte di Claudio Abbado e' subito approdata con grande evidenza sui media tedeschi. Il 'Tagesschau', il telegiornale della prima rete televisiva pubblica Ard, nel dare conto della
scomparsa ha affermato che "esistono due tipi di direttori d'orchestra: il maestro e Claudio Abbado". Il settimanale 'Die Zeit' sul suo sito lo definisce "il piu' importante direttore d'orchestra tra i 100 migliori in attivita'" ricordando che come tale lo aveva incoronato un sondaggio del 2011 della rivista musicale "Classic Voice".

MITO - Il festival Mito Settembre Musica "si unisce al dolore della famiglia e di tutta la comunità musicale internazionale" per la scompasa di Claudio Abbado, morto a Bologna oggi. Il festival in una nota
ricorda che "durante la sua lunga carriera il maestro ha partecipato anche a Settembre Musica nel 1984 e nel 1985".

PRATESI (WWF) -  "Il maestro Abbado, accanto ad un'inarrivabile eccellenza nel mondo della musica, ha sempre operato in difesa del verde e dell'ambiente". Lo afferma il presidente onorario del Wwf Italia Fulco Pratesi "Quando nell'aprile 2009 chiese, come compenso per tornare a dirigere la Scala, di piantare 90.000 alberi in provincia di Milano - prosegue Pratesi - dimostrPò, con il plauso del Wwf Lombardia, come il valore dell'ambiente possa e debba essere anteposto ai valori economici. Cio' che da sempre insegna l'Associazione, con la sua campagna Metti in conto la Natura", conclude Pratesi.